Intraview 2: l’ingegnere informatico Pasquale
Questa settimana continuiamo la nostra serie di interviste sul Blog di Intrawelt con la seconda puntata di Intraview. Stavolta i riflettori sono puntati su Pasquale, ingegnere informatico, che ci farà conoscere meglio l’aspetto tecnologico della traduzione.
Harriet: Oggi parliamo con Pasquale, ingegnere informatico alla Intrawelt, che lavora qui dal 2010. Ciao Pasquale, iniziamo con una domanda fondamentale: puoi spiegare in breve quali sono gli incarichi principali del tuo ruolo alla Intrawelt?
Pasquale: Gestisco i sistemi informatici della Intrawelt, curo i backup, fornisco assistenza tecnica ai colleghi della sede principale e a quelli delle sedi commerciali. Inoltre amministro eGeTrad e curo il suo sviluppo.
H: Che cos’è eGeTrad? Potresti spiegarlo ai nostri lettori?
P: eGeTrad è il sistema operativo della Intrawelt! Ci consente di gestire al meglio i progetti di traduzione, dalla fase di preventivo al cliente fino alla fatturazione. Inoltre è una piattaforma web a cui sono registrati tutti i nostri freelance e su cui caricano le loro informazioni. In questo modo i Project Manager possono scegliere, per ogni progetto, il traduttore con le giuste competenze. C’è anche un’area dedicata ai nostri clienti in cui possono vedere in autonomia lo stato di avanzamento delle loro traduzioni, e gestire il flusso dei file collegati.
H: Sei sempre molto richiesto da parte di tutti e hai vari incarichi, secondo quali criteri stabilisci l’ordine di priorità dei vari lavori?
P: Per prima cosa bisogna vedere se ci sono emergenze in corso o problemi che bloccano il lavoro degli altri dipendenti, in quel caso il ripristino della normale routine lavorativa ha la massima priorità. Normalmente, però, cerco di bilanciare equamente il mio tempo tra risoluzione proattiva di problemi (analisi sulle intrusioni e sui sistemi di sicurezza, controllo dei backup e dei vari server), e sviluppo di nuove funzionalità per eGeTrad. Ho, infatti, una lunga coda di richieste a cui dare risposte, anche loro vengono ordinate per priorità e per urgenza.
H: Tra quelli che hai menzionato, hai un compito che preferisci svolgere in particolare? In caso affermativo, perché l’hai scelto?
P: Mi piace lavorare con la tecnologia più all’avanguardia, per questo amo molto quando capita di configurare i nuovi server, installare nuovi prodotti o provare nuovi strumenti. Fortunatamente per me, alla Intrawelt, questo genere di cose non capitano di rado: teniamo molto a utilizzare sempre i migliori ritrovati tecnologici per rimanere competitivi ai massimi livelli in un mercato competitivo come quello dei servizi linguistici.
H: È vero, l’innovazione è fondamentale per il nostro successo. Negli ultimi anni, qual è stato il cambiamento più grande cui hai assistito in termini di tecnologia nell’ambito della traduzione?
P: La traduzione automatica potrebbe essere considerata la più grande innovazione a partire dall’introduzione delle memorie di traduzione, ma ha ancora un utilizzo limitato a qualche settore o caso specifico. Per tutti gli altri settori la traduzione classica consente ancora di avere una qualità più alta.
H: Parliamo di prodotti tecnologici, software, hardware e così via: qual è il prodotto che ti piace di più?
P: Quelli che mi piacciono di più sono quelli che funzionano bene, che non si rompono mai e che non richiedono tempo per essere utilizzati da parte degli utenti. Per questo motivo alla Intrawelt cerchiamo di avere risorse ridondanti per ogni componente soggetto a rottura o di avere un suo sostituto pronto per essere utilizzato, in modo da garantire la continuità del servizio.
H: Qual è l’incarico più divertente che ti è stato affidato da quando sei alla Intrawelt?
P: Ogni tanto capita che i PM mi chiedano aiuto con qualche file complesso, in cui magari deve essere tradotto solo una parte del contenuto. In questi casi trovo abbastanza divertente impostare le regole per far si che sia correttamente identificato dai programmi di assistenza alla traduzione, in modo che siano conteggiate ai clienti solo le parole effettivamente tradotte. Ciò comporta degli innegabili vantaggi in termini di tempo necessario per svolgere la traduzione ma anche un notevole risparmio per i clienti.
H: Secondo un diffuso stereotipo, le persone che come te lavorano con l’informatica sarebbero quasi “ossessionate” dalla tecnologia; tu, invece, hai qualcos’altro di cui sei appassionato?
P: Ovviamente la tecnologia è una delle mie passioni e lo è fin da quando ero bambino. Oltre alla tecnologia però mi dedico anche ad altre attività nel mio tempo libero. Una di queste è la produzione casalinga di pane e pizza. Amo molto anche fotografare e fare dei giri in moto.
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