Intrawelt al servizio della Commissione Europea

Dal mese di luglio 2016 Intrawelt può vantare una continua e regolare collaborazione con la Commissione Europea, l’organo esecutivo che rappresenta l’UE sulla scena internazionale cui compete principalmente redigere le proposte di nuovi atti legislativi, attuare le decisioni del Consiglio e del Parlamento europeo e gestire le politiche e i finanziamenti comunitari.
Superata la dura selezione e ottenuta la qualifica di fornitore esterno di servizi di traduzione, Intrawelt ha da oltre un anno l’onere e l’onore di tradurre in diverse lingue per questa importante istituzione testi di varia natura che spaziano da relazioni commerciali, linee guida, regolamenti e aggiornamenti di direttive.

Tradurre per la Commissione Europea significa anche avere grande attenzione per i temi trattati e per la relativa terminologia specifica del settore di riferimento, oltre a saper utilizzare l’idioletto tipico di tali istituzioni (il cosiddetto ‘comunitarese’). Come ogni lavoro di traduzione professionale che si rispetti, è fondamentale mantenere un elevato livello di correttezza, accuratezza e consistency nel testo, ma in questo caso diventa indispensabile compiere ricerche attente, andando a reperire testi ufficiali già pubblicati e disponibili sul web. Su EUR-lex, ad esempio, si possono consultare gratuitamente testi ufficiali di ogni tipo (la Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, trattati, direttive, proposte legislative, accordi internazionali, ecc.), tradotti nelle lingue dei vari Stati membri.

Dati gli stringenti requisiti in termini di conformità e compliance con memorie di traduzione, glossari terminologici, istruzioni e riferimenti messi a disposizione dalla stessa Commissione Europea, ogni singolo lavoro di traduzione viene poi sottoposto all’esame attento di unità linguistiche predisposte dalla Direzione Generale Traduzione (DGT) che comunicano successivamente al fornitore la loro valutazione, corredata da un feedback e da un estratto del documento tradotto con in evidenza le correzioni e le migliorie apportate.

Ça va sans dire: il nostro track record per i progetti svolti per la DGT della Commissione Europea è finora impeccabile.

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Promozione SDL Trados da non perdere!

Sei un giovane traduttore freelance ancora indeciso su quale software di traduzione assistita acquistare? Oppure sei un professionista navigato che conosce bene il mondo SDL ma non hai ancora aggiornato la tua versione di Trados Studio?
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Ecco spiegato perché la nostra azienda è decisa a promuovere il più possibile l’utilizzo di questo strumento ormai imprescindibile nel settore della traduzione.
Da molto tempo partner ufficiale di SDL, Intrawelt® fa parte del programma SDL LSP Partner Program, una community su scala mondiale composta da agenzie di traduzione, le quali, avvalendosi dell’aiuto di tecnologie sempre più avanzate, sono accomunate dal principio fondamentale di voler garantire alti livelli di produttività e offrire standard di qualità eccellenti. Il binomio perfetto diventato ormai anche il motto alla base del nostro lavoro.
Grazie alla qualifica di Advantage Plus Partner, possiamo offrire un incredibile vantaggio ai traduttori che fanno parte della nostra cerchia di collaboratori (già iscritti nel nostro database interno eGeTrad). Di cosa si tratta? La formidabile possibilità di poter usufruire del 32% di sconto sull’aggiornamento all’ultima versione di SDL Trados Studio o addirittura sulle nuove licenze SDL Trados Studio 2017 Freelance o SDL Trados Studio 2017 Freelance Plus. L’offerta è però valida solo fino al 31 dicembre 2017 per i primi 10 che ci scriveranno al seguente indirizzo: recruitment@intrawelt.com.
Approfittate quindi di quest’incredibile occasione per restare sempre aggiornati e connessi al mondo SDL: leader mondiale indiscusso nei campi della tecnologia di traduzione, dei servizi linguistici e della gestione dei contenuti, aiuta in modo tangibile i professionisti del settore a tradurre più velocemente e, allo stesso tempo, a modificare, rivedere e gestire progetti di traduzione e terminologia multilingue.

Intrawelt, family-friendly per natura

Una forza lavoro in-house composta al 60% da donne (di cui il 35% mamme), una quota rosa imponente anche in ruoli di responsabilità, un’elevata percentuale di professioniste freelance nel consolidato parco traduttori: Intrawelt è per sua stessa natura un’azienda women-friendly o, meglio ancora, family-friendly. Perché il giocattolo funzioni, però, serve un mix di responsabilità, flessibilità e disponibilità, supportato da una buona dose di dinamismo.

Responsabilità, sia verso i figli, che hanno esigenze che spesso non possono essere delegate, che dei dipendenti verso l’azienda, nel lasciare i colleghi nella condizione di poter sopperire alla propria assenza, nell’organizzare il lavoro in modo tale da lasciare agli altri meno incombenze possibili e nello sfruttare la tecnologia per poter seguire virtualmente progetti difficilmente delegabili.

Flessibilità, che per l’azienda vuol dire avere una struttura del personale tale da poter sopperire ad assenze anche improvvise di un Project Manager, di un revisore o di un grafico; per una mamma, invece, significa arrivare prima degli altri la mattina per poter poi fare una pausa pranzo più lunga da dedicare ai figli, oppure arrivare più tardi ma fare una pausa pranzo più corta sfruttando il fatto che magari il figlio pranza a scuola.

Disponibilità, anche qui in senso bidirezionale: disponibilità da parte dell’azienda a fare delle piccole concessioni, in termini di orari di entrata e di uscita e di permessi non programmati, ma anche da parte di chi lavora nel compensare in altro modo la libertà concessa, magari restando in ufficio fuori orario in alcuni casi o garantendo una maggiore disponibilità nei periodi di picco.

Dinamismo, infine, perché il mondo della traduzione e dei servizi linguistici è un mondo dinamico e iperattivo per natura, un po’ come lo è ogni mamma che lavora. Occorre essere sempre in movimento e guardare al futuro, perché in fondo chi si ferma è perduto!

Auguri a tutte le mamme e in particolare a quelle che in questi 26 anni hanno contribuito al successo di Intrawelt!

Brexit? Neanche per sogno! Per Intrawelt è tempo di Brexin

In Intrawelt siamo ambiziosi e pensiamo sempre in grande: dopo aver scommesso sulla Germania, con l’ingresso tre anni fa nel mercato mitteleuropeo grazie all’apertura di una sede a Monaco di Baviera, quest’anno accettiamo una nuova sfida inaugurando un nuovo ufficio commerciale a Londra.

Forte dell’esperienza e della competenza maturate nel settore finanziario e legale, abbiamo deciso di allargare il nostro raggio d’azione al Regno Unito. Analogamente a quanto già facciamo nei mercati italiano e tedesco, dove Intrawelt vanta ormai una presenza consolidata, presenteremo anche in territorio britannico i nostri servizi di gestione documentale multilingue e interpretazione. Professionalità e competenza sono come sempre garantite dal TÜV Italia grazie alla certificazione delle norme internazionali ISO 9001:2008, UNI EN 17100:2015 e UNI 10574:2007.

La nuova sede è affidata a Tim John, responsabile commerciale e punto di riferimento di Intrawelt in terra anglosassone, e si aggiunge al network di uffici già presenti sul territorio tra Milano, Roma, Perugia, Monaco di Baviera e la sede principale di Porto Sant’Elpidio (FM), nelle Marche.18

 

CONTATTI

Tim John
Director of Business Development – UK
Intrawelt S.a.s.
25 Old Broad Street
London
EC2N 1HN

Main: +44 (0)203 6572572
Mobile:+44 (0)781 3687781
Email: tjohn@intrawelt.co.uk
Web: www.intrawelt.com02

Dalle Marche ai mercati internazionali: dal 1991 Intrawelt parla le lingue del mondo

Sempre al passo coi tempi e con lo sguardo costantemente rivolto al futuro. Intrawelt ha consolidato la sua leadership nel settore della traduzione, dell’interpretazione e della gestione documentale multilingue grazie alla competenza e alla professionalità maturate e garantite nel corso di 26 anni di attività. Più di un quarto di secolo di presenza nel mercato e un portfolio clienti ricco di grandi nomi italiani e internazionali garantiscono la qualità dei servizi linguistici professionali offerti dalla nostra società. A tutto ciò si aggiungono le certificazioni del TÜV Italia, un ente riconosciuto a livello internazionale che monitora nel dettaglio i cicli di produzione e l’accurata gestione dei progetti per assicurare un servizio finale eccellente.

Intrawelt nasce il 14 gennaio 1991 grazie alla lungimiranza di Alessandro Potalivo che, completati gli studi presso la prestigiosa Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori di Bologna, decide di lanciarsi nel campo della gestione documentale multilingue con l’apertura di un’agenzia volta a servire il fiorente mercato locale proiettato già da allora verso l’internazionalizzazione. Una scommessa fatta sulla base della formazione linguistica e della grande passione per la mediazione interculturale, oltre dell’esperienza sul campo acquisita durante il percorso di studi attraverso collaborazioni con agenzie di traduzione bolognesi e aziende marchigiane. L’idea iniziale era quella di creare una rete di contatti – all’interno ma anche oltre la regione di riferimento – a cui offrire servizi linguistici di qualità. Un progetto ambizioso quanto difficile, che però è andato via via crescendo trovando la sua dimensione ideale nel 1995 grazie all’avvento del Web.

Internet, infatti, ha innescato una vera e propria esplosione dei contenuti nel settore della gestione documentale multilingue, offrendo pertanto a Intrawelt la possibilità di nuove aperture a livello commerciale. Un’opportunità che non ci siamo lasciati sfuggire, imponendoci sul mercato nazionale e su quello internazionale con nuovi accordi di collaborazione.

Alla base del successo di Intrawelt c’è sicuramente una filosofia che nella gestione dei progetti punta sulla trasparenza nei confronti dei clienti. Un rapporto di fiducia che nasce fin dai primi contatti e che si basa sulla totale collaborazione tra le parti. Ascoltiamo e ci adeguiamo alle esigenze del cliente, senza però scendere a compromessi su un metodo di lavoro che nel tempo si è dimostrato fondamentale per garantire un’eccellente qualità dei servizi finali.

Intrawelt è cresciuta notevolmente nel corso dei 26 anni di attività. Da un piccolo ufficio con un team formato da soli due dipendenti siamo passati a una struttura consolidata di 25 professionisti in-house che ogni giorno ascoltano le esigenze di un mercato in continua evoluzione: l’affermarsi del Web su scala mondiale ha infatti prodotto un aumento esponenziale della concorrenza, livellando verso l’alto gli standard di qualità dei servizi linguistici. Una sfida che non ci spaventa ma rilancia le nostre ambizioni, come dimostrano gli uffici commerciali presenti sul territorio italiano ed europeo tra Roma, Milano, Perugia, Monaco di Baviera e Londra. Una fitta rete di contatti che certifica in modo evidente e indiscutibile la qualità dei nostri servizi.

Intrawelt è inoltre sin dalla sua nascita un player leader nel settore anche a livello tecnologico. Se già nel 1991 offrivamo servizi all’avanguardia grazie ai primi sistemi di gestione dei documenti, oggi possediamo e utilizziamo tutti gli strumenti di project management di ultima generazione: server e database di grandi dimensioni per ottimizzare il workflow, software all’avanguardia per l’assistenza alla traduzione e i servizi di impaginazione e desktop publishing e molti altri strumenti che fanno di Intrawelt la soluzione all-in-one per la gestione della documentazione multilingue dall’editing delle bozze originali fino alla creazione di documenti in alta risoluzione destinati alla stampa.

Intraview 3: il Ceo Alessandro Potalivo

Alessandro Potalivo, Legale rappresentante della Intrawelt, cura l’amministrazione dell’azienda e la gestione del personale, fungendo inoltre da indispensabile raccordo tra i vari rami della società. Una società che nasce in un’uggiosa mattina di quasi 26 anni fa, il 14 gennaio 1991 per la precisione, trasformando in realtà un sogno a lungo cullato.

Con l’intervista ad Alessandro concludiamo la nostra serie Intraview del Blog di Intrawelt e vi facciamo i nostri più sinceri auguri per l’anno che verrà. Ci vediamo nel 2017! 


Harriet: Buongiorno Alessandro, il 2016 è stato un anno importante per la Intrawelt, come lo riassumeresti in poche parole?

Alessandro: Il 2016 ha confermato il trend di crescita dell’azienda e ha registrato degli eventi determinanti, come la conferma di alcuni accordi quadro con clienti di alto livello che ci hanno dimostrato con i fatti che siamo sulla strada giusta, iniettando fiducia e motivazione a tutto il gruppo.


HQual è stata quest’anno la tua sfida più grande?

A: La sfida più grande è sempre quella che dobbiamo affrontare tra un’ora e di cui ancora non sappiamo niente! Ogni cliente, ogni progetto è una sfida, per i tempi, la gestione, gli alti livelli di specializzazione e tanto altro ancora. Se da un lato la natura di questo lavoro logora mentalmente per la frenesia e le tensioni continue che genera, sottoponendoci a forti stress, dall’altro aumenta la nostra resilienza e la professionalità con cui affrontiamo ogni giorno di lavoro, weekend compresi!


H: Quale caratteristica cerchi nei dipendenti? E nei clienti?

A: Gran parte dei nostri dipendenti è cresciuta con noi, assorbendo negli anni la nostra politica e il nostro modus operandi. Scherzando abbiamo coniato il termine “intraweltiano”, che è una specie di marziano linguista che naviga nello spazio delle parole. Scherzi a parte, credo di avere un’idea “giapponese” del lavoro e idealmente vorrei che anche i miei dipendenti vivessero l’azienda come una parte integrante della loro vita. So che chiedo molto ma sono lieto e orgoglioso di poter dire che in verità sono in molti a farlo. Dai clienti mi aspetto lealtà e un rapporto win-win in cui entrambe le parti siano soddisfatte; quando accade, siamo pronti a fare tutto quanto in nostro potere per soddisfare le esigenze del cliente.


H: Come sono cambiati i metodi di lavoro utilizzati in azienda con l’avvento delle nuove tecnologie?

A: In 25 anni ho visto un’evoluzione incredibile della nostra professione e ho notato che soltanto chi si è adeguato e ha accettato le nuove tecnologie, affiancandole alle imprescindibili competenze linguistiche, è riuscito a rimanere sul mercato con successo. Le tecnologie ci aiuteranno sempre di più, ma la professionalità di un linguista sarà sempre indispensabile per guidare macchine destinate a diventare ogni giorno più potenti e performanti.


H: Dei tanti obiettivi e traguardi raggiunti, quale ti rende più orgoglioso?

A: Il nostro portafoglio clienti è uno dei fiori all’occhiello della Intrawelt, un segno della nostra reputazione sul mercato che a volte sorprende anche me stesso. Analogamente, sono orgoglioso del gruppo di collaboratori che si è creato, dal sales team ai project manager e al reparto IT sino a chi cura l’amministrazione, che rende tutto questo possibile.


H: Quali sono i tuoi desideri per il 2017?

A: Proseguire sulla strada tracciata nel 2016, inserire nuovi profili nel team per rafforzarlo in vari comparti e infine rendere il nostro lavoro più visibile all’esterno.


H: Se dovessi scegliere tre parole per descriverti, in qualsiasi lingua, quali sceglieresti e perché?

A: Scelgo l’italiano perché è la mia lingua madre e, nonostante mi venga a volte rimproverato di essere troppo esterofilo, ho un profondo rispetto per la mia lingua e il mio Paese. Se devo scegliere tre aggettivi per definirmi, direi pragmatico, resiliente e tenace. Forse per qualcuno sono semplicemente fortunato e testardo, ma sono solo malelingue che lasciano il tempo che trovano. Io so soltanto che la fortuna aiuta gli audaci!

Intraview 2: l’ingegnere informatico Pasquale

Questa settimana continuiamo la nostra serie di interviste sul Blog di Intrawelt con la seconda puntata di Intraview. Stavolta i riflettori sono puntati su Pasquale, ingegnere informatico, che ci farà conoscere meglio l’aspetto tecnologico della traduzione. 


Harriet: Oggi parliamo con Pasquale, ingegnere informatico alla Intrawelt, che lavora qui dal 2010. Ciao Pasquale, iniziamo con una domanda fondamentale: puoi spiegare in breve quali sono gli incarichi principali del tuo ruolo alla Intrawelt?

Pasquale: Gestisco i sistemi informatici della Intrawelt, curo i backup, fornisco assistenza tecnica ai colleghi della sede principale e a quelli delle sedi commerciali. Inoltre amministro eGeTrad e curo il suo sviluppo.


H: Che cos’è eGeTrad? Potresti spiegarlo ai nostri lettori?

P: eGeTrad è il sistema operativo della Intrawelt! Ci consente di gestire al meglio i progetti di traduzione, dalla fase di preventivo al cliente fino alla fatturazione. Inoltre è una piattaforma web a cui sono registrati tutti i nostri freelance e su cui caricano le loro informazioni. In questo modo i Project Manager possono scegliere, per ogni progetto, il traduttore con le giuste competenze. C’è anche un’area dedicata ai nostri clienti in cui possono vedere in autonomia lo stato di avanzamento delle loro traduzioni, e gestire il flusso dei file collegati.


H: Sei sempre molto richiesto da parte di tutti e hai vari incarichi, secondo quali criteri stabilisci l’ordine di priorità dei vari lavori?

P: Per prima cosa bisogna vedere se ci sono emergenze in corso o problemi che bloccano il lavoro degli altri dipendenti, in quel caso il ripristino della normale routine lavorativa ha la massima priorità. Normalmente, però, cerco di bilanciare equamente il mio tempo tra risoluzione proattiva di problemi (analisi sulle intrusioni e sui sistemi di sicurezza, controllo dei backup e dei vari server), e sviluppo di nuove funzionalità per eGeTrad. Ho, infatti, una lunga coda di richieste a cui dare risposte, anche loro vengono ordinate per priorità e per urgenza.


H: Tra quelli che hai menzionato, hai un compito che preferisci svolgere in particolare? In caso affermativo, perché l’hai scelto?

P: Mi piace lavorare con la tecnologia più all’avanguardia, per questo amo molto quando capita di configurare i nuovi server, installare nuovi prodotti o provare nuovi strumenti. Fortunatamente per me, alla Intrawelt, questo genere di cose non capitano di rado: teniamo molto a utilizzare sempre i migliori ritrovati tecnologici per rimanere competitivi ai massimi livelli in un mercato competitivo come quello dei servizi linguistici.


H: È vero, l’innovazione è fondamentale per il nostro successo. Negli ultimi anni, qual è stato il cambiamento più grande cui hai assistito in termini di tecnologia nell’ambito della traduzione?

P: La traduzione automatica potrebbe essere considerata la più grande innovazione a partire dall’introduzione delle memorie di traduzione, ma ha ancora un utilizzo limitato a qualche settore o caso specifico. Per tutti gli altri settori la traduzione classica consente ancora di avere una qualità più alta.


H: Parliamo di prodotti tecnologici, software, hardware e così via: qual è il prodotto che ti piace di più?

P: Quelli che mi piacciono di più sono quelli che funzionano bene, che non si rompono mai e che non richiedono tempo per essere utilizzati da parte degli utenti. Per questo motivo alla Intrawelt cerchiamo di avere risorse ridondanti per ogni componente soggetto a rottura o di avere un suo sostituto pronto per essere utilizzato, in modo da garantire la continuità del servizio.


H: Qual è l’incarico più divertente che ti è stato affidato da quando sei alla Intrawelt?

P: Ogni tanto capita che i PM mi chiedano aiuto con qualche file complesso, in cui magari deve essere tradotto solo una parte del contenuto. In questi casi trovo abbastanza divertente impostare le regole per far si che sia correttamente identificato dai programmi di assistenza alla traduzione, in modo che siano conteggiate ai clienti solo le parole effettivamente tradotte. Ciò comporta degli innegabili vantaggi in termini di tempo necessario per svolgere la traduzione ma anche un notevole risparmio per i clienti.


H: Secondo un diffuso stereotipo, le persone che come te lavorano con l’informatica sarebbero quasi “ossessionate” dalla tecnologia; tu, invece, hai qualcos’altro di cui sei appassionato?

P: Ovviamente la tecnologia è una delle mie passioni e lo è fin da quando ero bambino. Oltre alla tecnologia però mi dedico anche ad altre attività nel mio tempo libero. Una di queste è la produzione casalinga di pane e pizza. Amo molto anche fotografare e fare dei giri in moto.

Intraview 1: le Project Manager Mery & Roberta

Per concludere in bellezza questo 25° anno di attività, il Blog di Intrawelt è orgoglioso di presentare la sua serie di interviste Intraview. Per l’occasione, cercheremo di farvi conoscere meglio il nostro mondo attraverso una serie di interviste realizzate con alcuni membri del team. Inizieremo con le Project Manager Mery e Roberta. Buona lettura!


Harriet: Ok, iniziamo; mi potete dire qual è il vostro ruolo, da quanto tempo lavorate alla Intrawelt e le vostre lingue di lavoro?

Mery: Ufficialmente sono Project Manager senior ma lavoro anche come revisore. Lavoro alla Intrawelt da 3 anni. Francese e inglese sono le lingue con cui lavoro più spesso e che ho studiato, ma le combinazioni linguistiche dei progetti che gestisco sono le più svariate.

Roberta: Project Manager (ufficialmente) ma, come Mery, anche revisore; lavoro alla Intrawelt da 1 anno e qualche mese. Le mie lingue di lavoro principali sono inglese e francese, a volte lavoro anche con il portoghese, che però ho studiato soltanto per un anno.


H: Benissimo; allora, come siete riuscite a lavorare in questo campo? E a lavorare per la Intrawelt?

R: Ho avuto da sempre la passione per le lingue e per la traduzione, e per questo ho scelto di frequentare la facoltà di Lingue e Letterature straniere e poi la Scuola per Interpreti e Traduttori di Forlì; è stata questa formazione, e soprattutto la Laurea magistrale in Traduzione Specializzata, a permettermi di lavorare nel campo della traduzione. Lo stesso vale per la Intrawelt: lavoro per quest’azienda proprio per la mia formazione universitaria, in particolare grazie al tirocinio curriculare che ho scelto di svolgere qui, e che poi in poco tempo si è trasformato in un vero e proprio lavoro.

M: Già dalle scuole superiori (ho frequentato il liceo linguistico) speravo di poter lavorare in futuro con le lingue; la laurea magistrale presso la Scuola di Interpreti e Traduttori di Forlì mi ha poi permesso di lavorare nel campo dell’editoria bilingue, prima con contratti a progetto e a tempo determinato presso diverse case editrici francesi, poi come libera professionista in Italia, dove ho lavorato anche come traduttrice freelance. In qualità di traduttrice mi ero iscritta nel database della Intrawelt e dopo circa un anno sono stata contattata da Alessandro per un colloquio di lavoro. Una risorsa interna stava per andarsene ed io avrei dovuto sostituirla. Sono stata sottoposta a un test di traduzione e a un periodo di prova, durante il quale ho prevalentemente svolto lavori di revisione. Poi sono passata al project management.


H: Avete qualche consiglio da dare a chi vuole diventare traduttore o project manager? La formazione sembra veramente essenziale.

M: La formazione è essenziale, ma non basta.

R: Esatto, sicuramente frequentare una buona università per interpretariato/traduzione è essenziale, io consiglio Forlì o Trieste che sono le migliori in Italia e danno una formazione teorica ma anche molto pratica (cosa molto rara per le università italiane!). La formazione da sola non basta però – infatti con la sola laurea in traduzione non si diventa in automatico traduttori/PM – servono capacità informatiche, organizzative, linguistiche, e molto altro.

M: Oltre a una buona conoscenza delle lingue straniere di lavoro (ottima direi nel caso di un project manager revisore, insieme a un’ottima padronanza della propria lingua madre), occorrono senza dubbio buone conoscenze informatiche, capacità organizzative, flessibilità, tenacia, capacità di problem solving, attitudine a lavorare in un team e tanto buon senso.


H: Sicuramente le capacità straordinarie che avete menzionato aiutano tantissimo, ma come fate a gestire tutto il vostro lavoro?

M: Tutto si impara. Tra le cose che un project manager non può fare a meno di imparare è lavorare in fast paced conditions. Quando le richieste si accavallano, i tempi stringono e le risorse scarseggiano, bisogna innanzitutto mantenere i nervi saldi e cercare di capire a cosa dare la priorità. Ci sono momenti in cui si è sollecitati da tutte le parti e si deve cercare di soddisfare tutti senza uscirne a pezzi. In condizioni di stress elevato, ci si può far prendere dall’ansia e dall’agitazione e tutto diventa più difficile. Auto training, dunque; ma se è facile a dirsi, non è altrettanto facile da mettere in pratica. Comunque, tutto si impara.

R: Sono d’accordo, io sto ancora imparando! Col tempo si acquisiscono le capacità organizzative necessarie a gestire più progetti in contemporanea e in pochissimo tempo. In generale, si cerca sempre di dare priorità alle richieste più urgenti, poi (sono d’accordo con Mery) se le richieste si accavallano, come spesso accade, mantenendo i nervi saldi e senza farsi prendere dal panico bisogna cercare di far tutto in maniera ottimale. Per far questo è essenziale essere “multi-tasking” e soprattutto mantenere la calma.


H: Sì, immagino che sarà molto difficile, ma da quello che ho visto, sembrate sempre avere tutto sotto controllo!

M: Essere una donna aiuta molto nel multi-tasking!

R: Sono d’accordo!


H: Ah sì, e qui alla Intrawelt siamo tante! In base a quello che avete detto, quali sono gli aspetti migliori e quelli peggiori del vostro ruolo (se ve ne sono)?

R: Lati peggiori: le frequenti situazioni di forte stress, ma soprattutto l’estrema sedentarietà. All’inizio è stato difficile abituarmi a stare per 8/9 ore al giorno seduta al PC! Lati positivi: non è un lavoro ripetitivo, ogni progetto/testo è diverso dall’altro, ogni giorno si imparano cose nuove, si usano le lingue straniere, ci si confronta spesso con gli altri per trovare la soluzione migliore e si sviluppano ottime capacità organizzative. Direi che è un lavoro che tiene ben allenato il cervello!

M: Sì, la sedentarietà è forse il lato negativo peggiore di questo lavoro, come temo per chiunque lavori a tempo pieno seduto a una scrivania e davanti a un PC. Per me che sono mamma e che non rientro a casa in pausa pranzo per ottimizzare i tempi, qualsiasi lavoro a tempo pieno sarebbe comunque molto impegnativo.in questo settore, però, è difficile immaginare di poter lavorare come project manager part-time, perché ci si interfaccia con clienti e fornitori che lavorano a tempo pieno e che hanno (o possono avere) bisogno di noi dalla mattina alla sera.


H: Sì, sarebbe difficilissimo; riuscite a trovare un buon equilibrio tra lavoro e tempo libero?

M: Assolutamente no. Ma il fine settimana è sacro, e il fatto di non lavorare sabato e domenica mi permette di staccare la spina e di dedicarmi a me e alla mia famiglia. Da libera professionista, invece, ero con la testa sul lavoro anche nel weekend. E a volte dovevo lavorare di notte.

R: In settimana provo a sfruttare ogni minimo spazio del mio tempo libero, e il risultato è che non sono mai a casa ma almeno riesco a fare sport, uscire, andare al cinema, ecc. Ovviamente anche per me il fine settimana è sacro!


H: Sì, il fine settimana è un aspetto positivo del lavoro in ufficio! E per finire, in due frasi, mi potete dire: qual è stata la vostra sfida più grande di quest’anno? E quali sono le vostre speranze per il 2017?

M: Per me ogni giorno è una sfida. Dei progetti complicati che fanno sudare sette camicie, ci si dimentica presto.

R: La sfida più grande è stata sicuramente quella di riuscire a scrivere la tesi e laurearmi, e nel frattempo lavorare qui alla Intrawelt.

M: La difficoltà è sempre dietro l’angolo e arrivare a fine giornata con successo, nel senso che si è riusciti a fare tutto ciò che c’era da fare, è la soddisfazione più grande. Da mamma e moglie direi che la cosa più ardua è riuscire a conciliare il lavoro con la famiglia. Per il 2017 mi auguro tanta energia e buona salute, in modo da poter continuare ad affrontare le sfide di ogni giorno, in ufficio come a casa.

R: Per il 2017 mi auguro anche io ovviamente energia e salute, ce ne vuole abbastanza per questo lavoro! Spero di riuscire ad avere qualche giorno di vacanza in più e a fare tanti nuovi viaggi.


H: Spero anch’io che troverete queste cose! Vi meritate di raggiungere tutti i vostri obiettivi! Grazie mille per il tempo che avete dedicato a questa intervista, so che per voi è una cosa davvero di valore, in particolare dopo aver scoperto tutto quello che dovete fare ogni giorno! Vi auguro un buon 2017!

R: Grazie mille! Anche a te!

M: Grazie Harriet, è stato un piacere! Grazie anche per averci dato la possibilità di esprimerci e per averci ascoltato!