Servizi di traduzione finanziaria per la conformità normativa

L’importanza della compliance normativa nella finanza

Negli ultimi anni, le normative finanziarie sono diventate sempre più complesse. Con il continuo aggiornamento e adeguamento dei regolamenti alle trasformazioni economiche e tecnologiche, società che operano in più paesi devono conformarsi a una serie di normative diverse e in continua evoluzione, e spesso questo comporta la necessità di tradurre documenti finanziari in diverse lingue.

La conformità normativa è un aspetto cruciale per le aziende che operano a livello internazionale, poiché le leggi e i regolamenti possono essere notevolmente differenti nelle diverse aree economiche del mondo. Ad esempio, le normative fiscali variano sensibilmente da un paese all’altro, così come le normative in materia di contabilità e di reporting finanziario.

Compliance finanziaria, cos’è?

La cTraduzioni finanziare nella conformità normativaompliance finanziaria è il processo attraverso il quale le organizzazioni si conformano alle leggi, ai regolamenti e alle normative finanziarie applicabili alle loro attività. La compliance finanziaria si concentra sull’adeguatezza e l’integrità dei processi finanziari dell’organizzazione, sul rispetto delle norme contabili e sulle procedure di controllo interne, al fine di garantire la conformità alle leggi e di minimizzare il rischio di violazioni finanziarie.

Per essere conformi alle normative, alle organizzazioni è chiesto di implementare politiche e procedure che consentono loro di identificare, prevenire e gestire il rischio di frodi, di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo, nonché di garantire la trasparenza e l’accuratezza dei loro report finanziari.

La compliance finanziaria è quindi fondamentale per mantenere la reputazione e l’affidabilità dell’organizzazione, proteggere gli interessi degli investitori e mantenere la fiducia dei clienti.

L’allineamento della comunicazione alle normative locali

Il tema della conformità normativa non si esaurisce esclusivamente nell’ambito finanziario, sebbene questo ricopra un ruolo importante. Infatti, le società operanti a livello internazionale, devono adottare una linea comunicativa e terminologica non solo per documenti legali e fiscali, ma anche per la comunicazione con i propri clienti. Ad esempio, se una società vuole espandersi in un mercato straniero, deve garantire che i propri materiali di marketing e di comunicazione siano allineati alla lingua locale, al fine di rispettare le normative locali e di mantenere la fiducia dei propri clienti.

Complianche finanziaria e conformità normativaIl ruolo delle agenzie di traduzione finanziaria

La traduzione finanziaria è un’attività fondamentale per le aziende che operano a livello internazionale. In particolare, si tratta di uno strumento essenziale per garantire la conformità normativa, ovvero il rispetto delle leggi e delle normative in vigore nei paesi in cui l’azienda opera.

Per garantire la conformità normativa, infatti, le aziende devono assicurarsi che tutte le informazioni finanziarie siano correttamente tradotte nella lingua del paese in cui l’azienda opera. Questo significa che le traduzioni devono essere accurate e precise, in modo da evitare errori e incomprensioni che potrebbero portare a sanzioni o a problemi legali.

L’unico modo per avere una traduzione finanziaria di elevata qualità è affidarla a agenzie di traduzione certificate, che garantiscano l’utilizzo di professionistə espertə nel settore finanziario e madrelingua nella lingua di destinazione. Questo perché la terminologia finanziaria può essere molto complessa e specifica, e richiede una conoscenza approfondita del settore per essere tradotta correttamente.

La traduzione finanziaria può essere un processo complesso che richiede una conoscenza approfondita dei termini tecnici e delle regole di conformità. Inoltre, gli errori di traduzione possono avere conseguenze finanziarie gravi, come multe o sanzioni da parte delle autorità.

Revisore/Traduttore italiano IN-HOUSE

Intrawelt® è un’agenzia di traduzioni italiana con sede a Porto Sant’Elpidio (FM), nelle Marche e uffici commerciali a Roma, Milano, Londra e Tampa (FL, USA). La nostra società collabora regolarmente con oltre 1.000 clienti di tutto il mondo e offre soluzioni linguistiche personalizzate che consentono di ridurre i costi, ottimizzare gli investimenti e migliorare la gestione della documentazione. 

La posizione IN-HOUSE che offriamo è per la nostra sede operativa di Porto S. Elpidio (FM) – Marche (NON verranno accettate candidature per gli altri uffici o per lavorare da remoto).

Cerchiamo un/una linguista che possa svolgere il ruolo di revisore/editor e traduttore/trice, con conoscenza professionale dell’inglese come prima lingua straniera e preferibilmente del tedesco come seconda lingua straniera, preferibilmente con conoscenza avanzata di SDL Trados Studio.

 

PRINCIPALI MANSIONI: 

  • Effettuare la revisione e l’editing di testi tradotti in italiano, la creazione di glossari, l’allineamento di testi tradotti precedentemente, la compilazione di elenchi di abbreviazioni e acronimi e di terminologia tecnica, la gestione delle memorie di traduzione;
  • Tradurre testi di vario genere (es. documentazione tecnica e manualistica, testi di marketing, comunicati stampa, testi turistici, ecc.) dalle lingue straniere di propria competenza all’italiano nel pieno rispetto dei nostri standard qualitativi e secondo le tempistiche previste;
  • Eseguire il controllo qualitativo (QA) delle traduzioni prima della consegna al cliente;
  • Creare/aggiornare i glossari terminologici sulla base delle indicazioni dei clienti;
  • Interagire con gli altri membri del team in-house e informare il supervisore di eventuali difficoltà o problematiche che si verificheranno in corso d’opera. 

QUALIFICHE RICHIESTE: 

  • Laurea/diploma universitario in traduzione/interpretazione o in lingue straniere;
  • Linguista di madrelingua ITALIANA con conoscenza professionale della lingua INGLESE e di una seconda lingua straniera (preferibilmente TEDESCO);
  • Utilizzo in qualità di utente esperto del computer e degli applicativi di base (Word, Excel, PowerPoint, Acrobat, html, xml);
  • Utilizzo professionale di sistemi di traduzione assistita (SDL Trados Studio);
  • Capacità linguistiche che consentano di effettuare la revisione e/o la traduzione di testi specialistici, nonché di provvedere alla creazione di appositi glossari per le proprie lingue di competenza;
  • Capacità di lavorare a più progetti contemporaneamente organizzando il lavoro al meglio in un ambiente lavorativo impegnativo in cui la reattività, i termini di consegna e la gestione della tempistica sono determinanti; 
  • Elevata soglia di attenzione, eccellente capacità di concentrazione, predisposizione alla cura dei dettagli, atteggiamento proattivo alla risoluzione dei problemi;
  • Chiaro senso di praticità e responsabilità.

 

CARATTERISTICHE PERSONALI: 

  • Capacità di integrarsi in team consolidati;
  • Capacità di lavorare in team con altri colleghi;
  • Spiccate doti di gestione dei rapporti interpersonali;
  • Capacità di lavorare agevolmente sotto pressione e in modo autonomo;
  • Disponibilità ad accettare incarichi in orario di lavoro straordinario;
  • Condotta professionale;
  • Forte motivazione e spirito propositivo orientato al raggiungimento degli obiettivi aziendali;
  • Abilità intuitive e di gestione autonoma in caso di difficoltà.

Si offre assunzione secondo i termini e le normative italiane del CCNL del settore commercio. 

 

Se interessati, vi preghiamo di inviare il vostro CV aggiornato al seguente indirizzo: recruitment@intrawelt.com 

 

Crisi finanziaria, i timori del Financial Stability Review


Dall’inizio della pandemia abbiamo assistito non ad una crisi ma a più crisi di diverso tipo: sanitario, economico, sociale e politico. Le campagne di vaccinazione iniziano a dare i loro frutti ma le macerie sono tante. Se la crisi sanitaria sembra fare meno paura, a preoccupare è la situazione economica e finanziaria di molti paesi.

Dopo oltre un anno dall’inizio della pandemia da COVID-19, la gestione della crisi sanitaria sembra essere entrata in una fase di stabilizzazione. Grazie alla velocità con la quale sono stati introdotti i vaccini e grazie alle massicce campagne di vaccinazione, una parte del mondo inizia a intravedere una luce infondo al tunnel.

Riaperture e ripartenze dopo la crisi sanitaria

Tutti i paesi in cui la campagna di vaccinazione ha iniziato a dare i suoi frutti, hanno iniziato a programmare un graduale ritorno alla normalità. Riaperture dei negozi e ristoranti, slittamento o totale annullamento dei coprifuoco previsti, mobilità nazionale e internazionale, riapertura di scuole e università, etc.

Dopo intense trattative, le tre istituzioni europee Parlamento, Commissione e Consiglio, hanno trovato un accordo sull’adozione del certificato vaccinale europeo. Il pass servirà a certificare il possesso da parte dei cittadini di uno dei seguenti requisiti: vaccino contro il COVID-19, risultato negativo al tampone, guarigione da precedente infezione COVID-19.

L’obiettivo è quello di far ripartire settori come il turismo, i trasporti, l’hospitality, tra i più colpiti dalla crisi pandemica e di conseguenza tutto l’indotto dei servizi e delle industrie collegate. Mettere in sicurezza cittadini e viaggiatori è infatti un passo decisivo per tentare di tornale alla “normalità”.

Dalla pandemia alla crisi finanziaria

Quando si parla di crisi pandemica spesso si fa riferimento all’ambito sanitario e sebbene declinata al singolare, sarebbe più corretto considerare la presenza di più crisi all’interno di un unico processo. Dallo scoppio della pandemia, infatti, abbiamo assistito a una crisi di tipo sociale, politica, una crisi economica e una finanziaria.

In un ordine di priorità ben definito, quindi, una volta rientrata sotto controllo la crisi sanitaria, l’attenzione di Stati e istituzioni internazionali è sempre più focalizzata verso le conseguenze economiche e finanziarie, che poi sono anche sociali e politiche, della pandemia.

Le preoccupazioni della BCE per la stabilità finanziaria

Il 19 maggio la BCE ha pubblicato il report Financial Stability Review nel quale ha preso in esame lo stato di salute delle finanze europee e dei paesi membri.

I rischi per la stabilità finanziaria, secondo quanto si legge nel report, nella fase di uscita dalla terza ondata pandemica «restano elevati e potrebbero concentrarsi su alcuni Paesi dove le imprese sono più indebitate». Secondo la BCE, infatti, con la graduale rimozione delle misure di sostegno alle imprese è necessario prepararsi a un possibile incremento dei tassi di insolvenza rispetto a prima della pandemia.

Attenzione anche a banche e titoli di Stato che possono finire sotto pressione.

Le preoccupazioni della Banca Centrale Europea arrivano proprio nei giorni in cui in Italia sono in esame i provvedimenti del Decreto Sostegni Bis. In particolare, le piccole e medie imprese italiane sono in allarme a causa della proposta di riduzione delle garanzie statali sui crediti.

La bozza del decreto legge, infatti, riduce dal 100% al 90% la garanzia statale per i prestiti bancari fino a 30.000 euro concessi alle partite Iva e alle piccole e medie imprese. Un provvedimento che potrebbe riguardare il 70% delle richieste totali, e il 14,4% degli importi garantiti dal Fondo del Mediocredito centrale (un totale di 22 miliardi di euro circa su 154 miliardi). Per i finanziamenti superiori a 30.000 euro, invece, il piano di rimborso passa da 6 anni a 8 e fino a 10 anni: ma anche qui il paracadute pubblico si riduce, rispettivamente, dal 90 al 70% per i piani di rientro in 8 anni e dal 90 al 60% per quelli decennali.

Cosa dicono i documenti finanziari?

Lo shock post-pandemico è ancora forte ed è ancora difficile quantificare i danni del terremoto. Sotto la polvere ci sono macerie da scavare e storie da riscrivere. I sistemi economici che vivevano nell’instabilità già prima della crisi sono sicuramente quelli maggiormente a rischio, ma in questo momento nessuno può ritenersi davvero al sicuro. Nessun paese, nessun settore industriale, nessuna azienda.

Dalla documentazione finanziaria che, come agenzia di traduzione professionale, quotidianamente gestiamo e traduciamo, il clima di incertezza è diffuso. Il sistema vive un conflitto nel quale la voglia (e la necessità) di investimento in crescita, sviluppo, tecnologia, si scontra con i rischi connessi alla situazione attuale.

Allora che fare? Innanzitutto, mai come in questo momento è necessario il sostegno alle imprese da parte di istituzioni nazionali e internazionali, un piano di sviluppo in grado di traghettare il sistema economico fuori dalla crisi fino ad arrivare a un nuovo “new deal”. In poche parole, sostegno, pianificazione, sviluppo e investimenti.

vaccino dei record

Il vaccino dei record, storia dell’antidoto più veloce del mondo

Gli studi sui vaccini contro il COVID-19 sono iniziati nella primavera 2020 e in meno di un anno (a dicembre 2020) l’EMA ha raccomandato le prime concessioni dell’autorizzazione all’immissione in commercio di due vaccini.

Un risultato senza precedenti storici, di questo si tratta. La lotta contro il virus SARSCoV-2 ha portato per la prima volta nella storia all’identificazione dell’antidoto in tempi strettissimi sollevando però, in una parte dell’opinione pubblica, dei dubbi sulla qualità delle soluzioni e sulla trasparenza nelle procedure.

In questi mesi siamo stati impegnati nella traduzione di foglietti illustrativi, comunicazioni aziendali, e comunicazioni istituzionali di tipo tecnico e giuridico legate alle procedure di produzione e immissione dei vaccini contro il COVID-19. Abbiamo quindi deciso di provare a fare chiarezza su quelli che sono i motivi principali che hanno portato al raggiungimento di un risultato così importante come la ricerca e la produzione del vaccino.

Un vaccino in tempi record

Quali sono i fattori che hanno permesso di raggiungere un obiettivo così grande in un tempo così ridotto?
Rispetto alle passate esperienze di ricerca sui vaccini, la corsa contro il tempo che ha permesso di mettere in commercio l’antidoto in meno di un anno può essere stata favorita dai seguenti fattori:

  • ricerche già condotte in passato sulla tecnologia a RNA messaggero (mRNA);
  • studi sui coronavirus umani correlati al SARS-cov-2, per esempio quelli che hanno provocato SARS (Severe Acute Respiratory Syndrome) e MERS (Middle East Respiratory Syndrome);
  • ingenti risorse umane ed economiche messe a disposizione in tempi stretti;
  • conduzione parallela delle varie fasi di valutazione e di studio;
  • produzione del vaccino parallelamente agli studi e al processo di autorizzazione;
  • ottimizzazione della parte burocratica/amministrativa;
  • valutazione da parte delle agenzie regolatorie dei risultati ottenuti, man mano che questi venivano prodotti (rolling review) e non, come generalmente si usa fare, solo dopo il completamento di tutti gli studi.

Il ruolo dell’UE nell’accelerazione del processo di autorizzazione dei vaccini anti COVID-19

L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) e la Commissione Europea, vista l’urgenza dovuta alla pandemia, hanno istituito procedure d’esame accelerate per valutare le domande nel più breve tempo possibile garantendo al contempo solidi pareri scientifici.

La formula adottata per l’accelerazione del processo è quella delle “revisioni cicliche” che consentono all’EMA, in caso di emergenza sanitaria, di valutare i dati relativi a medicinali o vaccini promettenti non appena vengono resi disponibili, anziché attendere la fine di tutte le fasi di sperimentazione.

In questi casi, l’EMA valuta i dati al fine del rilascio di un’autorizzazione cosiddetta all’immissione in commercio condizionata (CMA). Questa autorizzazione certifica che la sicurezza, l’efficacia e la qualità del vaccino sono comprovate e che i suoi benefici sono superiori ai rischi, consentendo nel contempo agli sviluppatori di presentare dati supplementari anche dopo l’autorizzazione.

Anche la Commissione Europea, dal canto suo, ha attivato delle procedure eccezionali che prevedono ad esempio il rinnovo automatico dei certificati GMP fino al dicembre 2021,  riducendo i tempi amministrativi e consentendo che la traduzione delle informazioni sul prodotto in tutte le lingue ufficiali avvenga in primis in formato elettronico per risparmiare tempo.

In questo modo, se la procedura standard per l’autorizzazione di un medicinale dura in media 67 giorni, avvalendosi delle disposizioni specifiche previste dal diritto dell’UE per le situazioni di emergenza, la Commissione potrà procedere all’autorizzazione all’immissione in commercio entro soli 3 giorni.

Il foglietto illustrativo multilingue accessibile online

Uno dei requisiti previsti dalla procedura per l’autorizzazione all’immissione in commercio di un prodotto farmaceutico riguarda l’accesso multilingue al foglietto illustrativo. Per consentire una diffusione rapida e su vasta scala dei vaccini anti COVID-19, la Commissione ha introdotto modalità flessibili sia in materia di etichettatura e imballaggio, sia per la traduzione dei foglietti.

Quanto al foglietto illustrativo, secondo le disposizioni d’urgenza non sarà obbligatoriamente incluso all’interno della confezione in cartone, ma dovrà essere fornito separatamente dalla casa produttrice del vaccino.

Inoltre, alcuni Stati membri non richiedono che il foglietto illustrativo sia stampato nella lingua o nelle lingue nazionali. Il foglietto illustrativo, infatti, potrà essere stampato soltanto in inglese ma dovrà comunque essere messo a disposizione nella lingua o nelle lingue del paese, ad esempio tramite un codice QR.

In questo modo tutti gli operatori sanitari e tutti i pazienti avrebbero accesso al foglietto illustrativo nella propria lingua. Le aziende produttrici di vaccini dovranno garantire che ciascun paziente riceva, su richiesta, il foglietto illustrativo nella propria lingua senza gravare sugli operatori sanitari che somministrano il vaccino.

Cosa cambia per le agenzie di traduzione?

Da un punto di vista tecnico, quindi, la traduzione farmaceutica dei foglietti illustrativi e della documentazione necessaria alla commercializzazione del vaccino viene svolta secondo le procedure standardizzate dalle agenzie di traduzione professionale come Intrawelt®.

In questi mesi, infatti, siamo impegnati costantemente in progetti di traduzione farmaceutica per clienti impegnati nella ricerca e diffusione dei vaccini anti COVID-19 e i nostri processi di gestione del servizio non hanno subito alcuna variazione. Le modifiche riguardano maggiormente gli strumenti di diffusione delle informazioni per i pazienti e gli operatori sanitari, ma l’efficacia dell’informazione è sempre garantita dai processi di traduzione certificati ISO 9001 e ISO 17100 di cui Intrawelt è dotata.

Merger and acquisition, l’effetto della pandemia sulle attività M&A in Nord America e in Europa

L’emergenza coronavirus ha permeato ogni aspetto della nostra società, dalla politica all’economia, dalla cultura alle relazioni affettive. Nel settore finanziario, una delle conseguenze più importanti è il crollo delle attività di Merger&Acquisition in Europa e negli Stati Uniti.

Il mondo delle fusioni e acquisizioni è sempre stato in grado di resistere e riprendersi dalle precedenti crisi economiche, e come in passato le incertezze nei mercati hanno già contribuito a ritardare o interrompere i piani di acquisizione.

Questa volta, però, la situazione è più complessa: l’impatto della pandemia non è solo sul sistema finanziario in generale, sulla valutazione dei venditori e sulla volontà degli acquirenti di concludere affari a breve termine. Sono altri i fattori che influenzano le operazioni di fusione e acquisizione.  Questi includono gli stessi termini dell’accordo, i nuovi problemi di due diligence sorti, la disponibilità, i prezzi e il tempo necessario per ottenere le necessarie autorizzazioni normative e di altre terze parti per le transazioni.

La crisi americana nel mercato delle fusioni

Le fusioni e le acquisizioni globali sono già precipitate a seguito della crisi del coronavirus e alla fine di marzo 2020 si erano quasi arrestate. I livelli di fusioni e acquisizioni negli Stati Uniti sono diminuiti di oltre il 50% nel primo trimestre a $ 253 miliardi rispetto al 2019, ma la maggior parte di tali transazioni è stata conclusa o chiusa all’inizio del trimestre prima che la crisi si diffondesse in tutto il mondo.

Inoltre, le strategie di quelle aziende tipicamente acquirenti sono state reindirizzate verso la tutela del patrimonio abbandonando gli obiettivi a più lungo termine come gli investimenti nella crescita attraverso le acquisizioni. Allo stesso modo, gli istituti di private equity hanno concentrato i loro sforzi per rafforzare o salvare le società in portafoglio, a spese delle attività di nuova negoziazione.

Una legge americana contro le operazioni di Merger and Acquisition?

Nel Congresso degli Stati Uniti è stato richiesto l’avvio di una discussione del cosiddetto Pandemic Anti-Monopoly Act, un provvedimento mirato a congelare il takeover di società con oltre 100 milioni di dollari di guadagni e di istituzioni finanziarie con una capitalizzazione di mercato superiore ai 100 milioni per tutta la durata dell’emergenza.

La proposta è simile quella presentata dal deputato repubblicano David Cicilline, a capo dell’House Antitrust Committee. L’obiettivo dei due provvedimenti è quello di bloccare operazioni speculative in un momento in cui le valutazioni di molte società stanno crollando a causa delle ripercussioni economiche dell’emergenza sanitaria.

Anche il mercato europeo frena

Gli effetti della pandemia si fanno sentire anche nelle M&A in Europa dove il settore appariva in un buono stato fino all’insorgere dell’emergenza. Nel primo trimestre dell’anno sono state chiuse 2.677 transazioni per un valore di 281,3 miliardi di euro. Si tratta di progressi, rispettivamente del 15,6% e dell’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

La diffusione del coronavirus in Europa ha rimesso in discussione le prospettive, portando le operazioni di M&A praticamente a zero. Secondo le dichiarazioni di alcuni advisor nel settore, circa il 90% dei mandati è stato congelato.

Le aziende europee e il rischio di influenze estere

Per tutelare il patrimonio industriale nazionale, i paesi dell’UE stanno prendendo in considerazione le contromisure necessarie, inclusi controlli sugli investimenti esteri, rafforzamento strategico delle partecipazioni e nazionalizzazione. La Commissione Europea ha inoltre esortato gli Stati membri a “utilizzare tutte le opzioni per proteggere le società europee più esposte da acquisizioni e influenze estere che potrebbero minare la nostra sicurezza e l’ordine pubblico”.

“Come in ogni crisi, le risorse industriali e aziendali sono sotto stress. La resilienza delle nostre industrie, la loro capacità di continuare a rispondere alle esigenze dei cittadini dell’UE e la conservazione di risorse e tecnologie strategiche, è fondamentale”, ha affermato un portavoce della Commissione Europea.

L’UE è preoccupata che gli investitori stranieri possano tentare di acquisire società europee “al fine di assumere il controllo di tecnologie, infrastrutture o competenze chiave”. Le preoccupazioni europee riguardando inoltre ragioni strategiche e delicate come il tema della sicurezza.

Resiste l’healthcare e cresce l’IT

L’healthcare ha visto un aumento dell’attività rispetto al primo trimestre dell’anno scorso, in linea con quanto sta accadendo da anni. La pandemia globale, inoltre, sta dimostrando come il settore possa essere un asset strategico contro la recessione per cui è possibile che le operazioni di M&A in questo universo continuino a crescere.

Un settore che invece registra una fase di crescita in questo periodo è quello dell’Information Technology. Le società IT specializzate nella fornitura di servizi e nella cyber-sicurezza sembrano potersi difendere meglio dai rischi di una recessione. Da un lato i cittadini hanno raggiunto un livello di sfruttamento delle infrastrutture informatiche mai visto prima, allo stesso tempo le aziende hanno un sempre crescente bisogno di proteggersi da nuovi rischi tecnologici e di poter gestire l’attività in maniera sicura.

Le evidenze nel mercato dei servizi di traduzione professionale

Durante tutto il periodo in cui abbiamo vissuto in regime di lockdown, Intrawelt ha continuato a lavorare senza sosta. Nel rispetto delle misure di salvaguardia della salute di tutti, l’agenzia di traduzioni ha continuato a gestire tramite home working una mole importante di progetti di traduzione.

Abbiamo gestito in questi mesi diverse traduzioni di bilanci, di report finanziari, abbiamo lavorato su progetti di interpretariato da remoto per trattative d’affari ma abbiamo riscontrato, soprattutto nelle ultime settimane, un calo della domanda di servizi di traduzione di documentazione finanziaria relativa alla conclusione di accordi di fusione e acquisizione, in linea con quanto abbiamo analizzato finora. Comprendiamo e condividiamo le preoccupazioni di un rischio di indebolimento dei sistemi industriali nazionali a vantaggio di speculazioni esterne, il nostro auspicio è che vengano adottate quanto prima misure di protezione efficaci, per il bene di tutto il sistema e delle tante società coinvolte e con alcune delle quali abbiamo il privilegio di lavorare costantemente.

Riferimenti e approfondimenti:

COVID-19’s Impact on Global M&A (Boston Consulting Group)

Coronavirus effects on private markets (Pitchbook)

The Impact Of The Coronavirus Crisis On Mergers And Acquisitions (Forbes)

Elizabeth Warren, Alexandria Ocasio-Cortez want mergers halted due to COVID-19 (Pitchbook)

EU helps protect weak firms from foreign takeovers (BBC News)

Vestager urges stakebuilding to block Chinese takeovers (FT)

Coronavirus: EU fears a rise in hostile takeovers (Deutsche Welle)

Coronavirus e impatto ambientale. Pericoli e opportunità


Secondo una buona parte della comunità scientifica internazionale, l’inquinamento atmosferico e il superamento delle concentrazioni di PM10 potrebbero aver incentivato la diffusione del Sars-CoV-2 in certe aree del Paese. è possibile, infatti, che il virus abbia trovato nel particolato e negli inquinanti ambientali una sorta di conduttore e booster per la sua diffusione.

 

La diffusione del virus e gli effetti benefici per l’ambiente

Allo stesso tempo, il diffondersi della pandemia e il conseguente blocco delle attività industriali su scala globale stanno generando un miglioramento della qualità dell’aria e una drastica riduzione delle emissioni di biossido di azoto.

Le misure restrittive adottate in Cina nel mese di febbraio hanno portato a una riduzione del 25% delle emissioni di anidride carbonica rispetto all’anno precedente, ossia 200 milioni di tonnellate in meno. Secondo alcune stime (datate 8 marzo), il miglioramento della qualità ambientale ha permesso di evitare circa cinquantamila vittime per inquinamento atmosferico (ossia un numero maggiore rispetto ai decessi a causa del Covid-19 nello stesso periodo).

I dati sull’impatto ambientale europeo registrano una tendenza simile a quanto analizzato in Cina. Il satellite ha dimostrato che il livello di inquinamento, soprattutto le emissioni di diossido d’azoto, si è abbassato notevolmente sull’Italia settentrionale e in particolare sulle valli del Po tra il 1 gennaio e l’11 marzo.

 

La fine delle restrizioni anti Covid-19 e i pericoli per l’ambiente

Abbiamo visto come nel breve termine la diffusione del coronavirus su scala globale abbia portato almeno un unico effetto benefico, quello relativo alla qualità dell’aria e dell’ecosistema terrestre. La domanda che in molti si pongono è cosa accadrà quando, speriamo il prima possibile, riusciremo a vincere questa battaglia e riprenderanno a funzionare a regime tutte le attività industriali?

I dati storici sulle precedenti crisi industriali evidenziano un andamento a due fasi. Dopo una prima fase di riduzione delle emissioni dovuta al decremento delle attività industriali, si è assistito, nel lungo periodo, a una inversione di tendenza con conseguente innalzamento dei livelli di emissione di CO2. 

Il motivo è che l’andamento delle emissioni non dipende solo da quello dell’economia globale, ma anche dalla cosiddetta intensità di emissione, cioè la quantità di gas serra emessa per ogni unità di ricchezza prodotta. Normalmente l’intensità di emissione si riduce con il tempo per effetto del progresso tecnologico, dell’efficienza energetica e della diffusione di fonti di energia meno inquinanti.

Durante i periodi di crisi, però, questa riduzione può rallentare a causa delle politiche di ripresa economica che tendono a un minore investimento in progetti sostenibili in favore di misure di stimolo che privilegiano la ripresa delle attività produttive tradizionali.

Un “green new deal” nell’economia post Coronavirus

Imparare dagli errori del passato è fondamentale per poter affrontare al meglio le nuove sfide del futuro. Per questa ragione, l’attuale crisi globale scatenata dalla diffusione del virus può rappresentare un’importante opportunità per insistere su un processo di conversione energetica intrapreso in Europa e in tutto il mondo.

A differenza di quanto accaduto in passato, infatti, il coraggio di continuare a investire sullo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili e su una riconversione industriale eco-compatibile potrebbe aiutare a consolidare lo stato di salute dell’ambiente avviata con il blocco delle attività produttive anziché riportarlo in breve tempo ai livelli pre-crisi.

Se il ruolo più importante in questa partita è giocato dai governi nazionali e dalle istituzioni internazionali, ad essere chiamato in causa è l’intero sistema industriale.

Siamo consapevoli dei grandi progressi fatti dall’industria italiana ed europea in materia di sostentamento energetico, lo dimostrano i nostri tanti clienti che operano nel settore energy e coloro i quali hanno in questi anni richiesto servizi di traduzione tecnica per il settore energetico.

I servizi offerti dalla nostra agenzia di traduzioni professionali hanno sempre rappresentato una cartina di tornasole sullo stato di salute del mercato. La crescita esponenziale di progetti di traduzione di manuali energetici, certificazioni di qualità ambientale e le altre attività di sensibilizzazione messe in campo in questi anni sono assolutamente confortanti per il futuro.

Quando tutto questo sarà passato, quindi, ci aspetteranno molte altre sfide cruciali per il futuro dell’ambiente e delle nostre collettività. Nel frattempo ci auguriamo di porre fine quanto prima a questa crisi. Noi facciamo la nostra parte, restando a casa, operativi come sempre.


Traduzioni nel turismo

L’economia dell’esperienza e i servizi di traduzione nel turismo

Quello del Travel & Tourism è il secondo settore industriale per crescita nel 2018. Con 8,8 mila miliardi di dollari del prodotto interno lordo mondiale, rispetto agli 8,3 del 2017, e 319 milioni di nuovi posti di lavoro, l’industria turistica ha battuto ogni record. Soltanto il settore manifatturiero ha influito sul PIL mondiale più del turismo, con un 4% contro il 3,9%.


Le performance di crescita del settore turistico e dei viaggi diffuse dal World Travel & Tourism Council, evidenziano le dimensioni e la crescente importanza di un settore che non è ancora pienamente riconosciuto nel suo ruolo strategico industriale.

Nel complesso, il mercato Travel & Tourism ha generato il 10,4% dell’attività economica totale nel 2018.

La crescita mondiale è stata notevolmente aiutata dalla rapida crescita dei viaggi e del turismo in regioni come Oceania (Australia, Malesia, Indonesia e isole del Pacifico sud-occidentale), Sud-est asiatico, India e Cina. Il Nord America, compresi Canada, Messico e Stati Uniti, rimane il terzo mercato più forte.

La più grande regione in termini di impatto economico sui viaggi e sul turismo lo scorso anno è stata l’Europa che ha generato quasi 2,2 bilioni di dollari. Lo scorso anno il Nord-est asiatico, che comprende la Cina, si è classificato al secondo posto con 2,1 bilioni di dollari in attività economiche legate ai viaggi e al turismo.

Ma delle dieci più grandi regioni di viaggio e turismo del mondo, il Nord America è quello che registra la crescita più lenta.

La regione in più rapida crescita è la regione dei Caraibi, che ha visto i viaggi e il turismo generare 60 miliardi di dollari, ovvero il 15,5% in più di attività economica rispetto al 2017. Il settore dei viaggi e del turismo nel sud-est asiatico ha visto la sua attività economica aumentare del 12,2 per cento, a 373 miliardi di dollari.

Guardando alle singole nazioni anziché alle macroregioni, gli Stati Uniti rimangono il più grande mercato dei viaggi e turismo e registrano 1,1 bilioni di dollari del PIL.

Le prospettive occupazionali e le preoccupazioni del settore Travel

Il presidente del WTTC, Gloria Guevara, afferma che il settore Travel & Tourism ha generato un quinto di tutti i nuovi posti di lavoro del mondo. L’organizzazione si aspetta che il settore Travel generi 100 milioni di nuovi posti di lavoro in tutto il mondo nei prossimi 10 anni con un numero totale di personale impiegato che ammonterebbe a 421 milioni entro il 2029.

Accanto alle note positive, c’è una nota di preoccupazione. Le recenti questioni geopolitiche e le tensioni tra Cina e Stati Uniti, il mercato turistico tra i due paesi si è ridotto drasticamente nel 2018 rispetto all’anno precedente. Questo risultato viene dopo un intero decennio in cui la crescita dei viaggi cinesi negli Stati Uniti è stata in media del 23% all’anno.

Guevara ha anche osservato che qualsiasi miglioramento delle relazioni commerciali USA-Cina avrebbe probabilmente un grande impatto positivo sulle economie globali di entrambe le nazioni.

La globalizzazione e l’economia dell’esperienza

Le ragioni di una crescita esponenziale dell’economia turistica sono varie e tra loro molto differenti. Senza dubbio influisce una maggiore fruibilità degli aerei a costi contenuti. In secondo luogo, i servizi dedicati ai viaggi e al turismo sono cresciuti e si sono diversificati fornendo molte più opportunità ai viaggiatori.

C’è però una trasformazione ancora più profonda che coinvolge la società a livello globale, una trasformazione che attiene alla sfera culturale. Uno degli effetti della globalizzazione è quello di dare la possibilità alle persone di confrontarsi con culture e luoghi diversi ancor prima di avventurarsi nel viaggio.

Basti pensare alle moltitudini di blog, siti specializzati, fino ad arrivare a tecnologie come “street view” di Google che permettono di visitare luoghi, città, territori da remoto.

La conseguenza di questo, come rivela uno studio di Culture trip, è lo sviluppo di una nuova economia dell’esperienza. Secondo questo studio, il 60% degli intervistati negli Stati Uniti e nel Regno Unito afferma che la loro visione della vita è influenzata da culture diverse.

Le nuove generazioni, in particolare, non vogliono solo scoprire e sperimentare altre culture, ma vogliono imparare da esse. Questo è uno dei tanti effetti collaterali positivi della globalizzazione. Il panorama economico dell’ultimo decennio ha portato a uno spostamento dei valori dal materialismo, con le nuove generazioni interessate più ad acquisire esperienze che beni materiali.

Comunicare l’unicità, la sfida dei servizi di traduzione nel turismo

Quando si parla di settore del turismo ci si riferisce a una serie di attori economici differenti tra loro per tipologia di servizio e per differenza di settore produttivo. Non si può parlare di turismo senza comprendere, infatti, il settore dei servizi al cittadino come tour operator, compagnie aree e di trasporto in genere, il settore alberghiero, quello della ristorazione, il settore dei beni culturali, etc.

Tutti i soggetti che sono parte attiva nel settore travel hanno davanti una sfida che li accomuna tutti ed è quella della comunicazione globale. La concorrenza mondiale tra compagnie aeree, tra agenzie di viaggi, tra i colossi della villeggiatura impone l’obbligo della differenziazione.

Nell’imbarazzo della scelta a disposizione del consumatore, la capacità di comunicare il proprio valore aggiunto è una condizione imprescindibile per restare saldamente nel terreno della contesa.

Per questo motivo Intrawelt offre continuamente servizi di traduzione per il turismo, dalle compagnie aeree a quelle per il trasporto navale, enti di sviluppo turistico, resort e tour operator. Con i nostri servizi di traduzione professionale nel settore del marketing turistico li aiutiamo a conquistare il cuore e l’interesse dei consumatori ed essere sempre tra i migliori nella grande sfida globale del settore.

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Green fashion

La rivoluzione del fashion tra green economy e economia circolare

Negli ultimi anni la tematica ambientale si è imposta con forza nell’agenda sociale, culturale e politica a livello globale. I cambiamenti climatici, l’esaurimento delle risorse naturali, l’inquinamento dei mari, dell’aria e delle aree terrestri sono la preoccupazione maggiormente condivisa a livello intergenerazionale.


I settori industriali che più di altri sono sotto la lente di ingrandimento sono quelli legati al consumo di materie prime e combustibili fossili e caratterizzati da un’intensa produzione di rifiuti industriali. Si parla in particolare dell’industria dell’acciaio, del settore dei trasporti, di quello della plastica, dell’agroalimentare, etc.

Il settore del fashion e l’impatto ambientale

L’educazione ambientale prende avvio nelle scuole primarie con un processo di sensibilizzazione al tema della raccolta differenziata, del riciclo, della lotta allo spreco alimentare. Le campagne di sensibilizzazione più diffuse riguardano il corretto utilizzo e consumo di prodotti in plastica, la mobilità sostenibile, la riduzione degli sprechi di cibo, giusto per citare i principali. Eppure, c’è un settore industriale ad oggi poco coinvolto dal dibattito ambientalista, quello della moda.

Secondo diverse fonti, per produrre vestiti si consumano circa 93 miliardi di metri cubi d’acqua all’anno. Inoltre, il 20 per cento delle acque reflue mondiali proviene da questo settore, con il loro carico di sostanze chimiche. Guardando alle abitudini domestiche, mezzo milione di tonnellate di microfibre sintetiche finiscono nei nostri mari ad ogni lavaggio in lavatrice.

L’industria tessile si basa essenzialmente su risorse non rinnovabili come il petrolio per produrre le fibre sintetiche, i fertilizzanti per far crescere il cotone e le sostanze chimiche per coltivare, colorare e rifinire le fibre e i tessuti.

Il 14 marzo 2019, in occasione dell’Environment Assembly a Nairobi, in Kenya, l’ONU ha presentato il programma “Alliance for Sustainable Fashion”.  L’obiettivo è porre un freno al dilagare di merce d’abbigliamento “usa e getta”, ossia quei capi prodotti con materiali scadenti e spesso inquinanti e venduti a prezzi molto bassi, con pesanti conseguenze sull’ambiente.

L’Onu ha parlato della questione ambientale del settore come “Il piccolo segreto nascosto della moda”, con quelle le centinaia di migliaia di fibre “che compongono i nostri vestiti e che hanno generato circa 1,4 milioni di bilioni di fibre di plastica disperse nell’oceano”.

Il futuro della moda è nell’economia circolare

Se è vero che a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, alle preoccupazioni espresse dall’ONU l’industria della moda ha già risposto con una serie di progetti che rivoluzioneranno il settore negli anni a venire.

Applicando il principio dell’economia circolare, il mondo del fashion ha avviato un percorso di riconversione dei processi di produzione e delle materie prime utilizzate con l’obiettivo di ridurre al minimo lo sfruttamento delle risorse naturali.

Il nuovo modello di green fashion prevede il passaggio da un’economia basata sulla linearità del ciclo materiale-prodotto-rifiuto a un’economia a ciclo chiuso, che minimizza le risorse impiegate per la produzione e massimizza l’utilizzo del prodotto ed il recupero dei materiali.

Alcuni esempi. La società estone Gelatex Technologies ha progettato un nuovo tessuto di gelatina, una sostanza derivata dai rifiuti dell’industria zootecnica. Rispetto ad altri materiali, questo tessuto innovativo è la cosa più vicina alla pelle. Il prodotto è facilmente scalabile, rapido da produrre e rispettoso dell’ambiente.

Globe Hope, una PMI finlandese di prodotti tessili e cosmetici, dal 2003 crea borse e accessori con materiali riciclati e rimanenti.

Nel ciclo di produzione circolare dell’olandese Wolkat, i tessuti raccolti vengono trasformati internamente in nuovi prodotti per l’industria della moda e non solo. Lo smistamento, il riciclaggio, la filatura e la tessitura vengono effettuati internamente. Tutto il tessuto raccolto viene trasformato in un prodotto finale con poca acqua o colorante, lasciando solo il 4-5% di rifiuti da tutti i tessuti. Il resto è una nuova materia prima.

La società svedese Re:newcell punta a rivoluzionare l’industria della moda creando capi di Circulose – un nuovo materiale realizzato con capi in cotone riciclato.

Le iniziative di questo genere sono in crescita e si moltiplicano in modo esponenziale coinvolgendo anche grandi brand del settore che hanno attivato progetti di ecosostenibilità produttiva.

Le traduzioni professionali nel green fashion

I lettori più assidui probabilmente ricorderanno l’articolo pubblicato qualche mese fa a proposito della comunicazione nel settore alimentare. In quell’occasione abbiamo parlato di come i cambiamenti nelle abitudini alimentari dei consumatori, sempre più attenti alla qualità del cibo acquistato, abbiano coinvolto l’industria alimentare e di conseguenza il modo in cui essa stessa si racconta al pubblico.

Se nel settore del Food & Beverage una nuova comunicazione “sostenibile” è divenuta una prassi consolidata, nella rivoluzione green che sta coinvolgendo l’industria della moda il registro comunicativo non ha ancora subito particolari variazioni.

Una transizione comunicativa con il supporto di consulenti e traduttori professionali

Il settore della moda ha un suo registro comunicativo ben definito, un linguaggio allo stesso tempo creativo e tecnico, esplosivo ed elegante. La comunicazione è parte integrante dell’identità del brand, è un tratto distintivo che determina la riconoscibilità del prodotto.

Per questo motivo, la trasformazione dei processi produttivi in ottica sostenibile non potrà non coinvolgere anche la comunicazione e la narrazione dei prodotti stessi e del brand.

In questa fase delicata che verrà, il ruolo di consulenti linguistici e agenzie di traduzione come Intrawelt sarà quello di sostenere le aziende del green fashion ad attraversare questa fase di transizione. Conservare l’identità storica del brand proponendo allo stesso tempo un prodotto del tutto innovativo sarà la sfida più interessante per i prossimi anni.

Una sfida che coinvolgerà il settore della moda e quello dei servizi di traduzione e localizzazione che saranno di supporto alle aziende per l’introduzione di nuovi registri comunicativi garantendo allo stesso tempo il posizionamento sui mercati internazionali acquisito negli anni.

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traduzioni marketing alibaba

Single’s Day 2019 di Alibaba, dietro i numeri del successo

Cina 1, Stati Uniti 0 e palla al centro. Anche quest’anno il derby tra i colossi dell’eCommerce Alibaba e Amazon lo vinceranno con ogni probabilità i cinesi.


Cina ecommerce

A poche ore dalla chiusura dell’undicesima edizione del Single’s Day di Alibaba, l’equivalente del Black Friday americano, i dati parlano di una chiusura a quota 268,44 miliardi di yuan, pari a 38,37 miliardi di dollari in 24 ore. Il primo miliardo è stato raggiunto dopo un minuto e otto secondi dall’inizio dell’evento. Tali cifre da capogiro sono sicuramente frutto di un mix di fattori demografici, mediatici ed economici.

In questa sede a noi interessa approfondire non i numeri delle vendite e dei profitti ma le dinamiche che hanno influito sulle scelte d’acquisto dei consumatori cinesi nel corso della giornata.

In uno studio della società AlixPartners condotto un mese prima dell’evento, sono stati intervistati più di 2.000 utenti cinesi. L’obiettivo era quello di approfondire il sentiment dei consumatori in tempi di incertezza economica e di identificare nuove tendenze nella decisione di acquisto durante il Single’s Day.

I risultati dello studio parlano di una previsione di spesa media di 6.265 RMB quest’anno (893,99$), in aumento del 54% rispetto all’anno precedente

Il 57% dei consumatori intervistati stima che la loro spesa quest’anno supererà i 5.000 RMB (713,48$) e il 18% prevede di spendere più di 10.000 RMB (1426,96$). Questo aumento previsto mostra che il rallentamento della crescita economica cinese e l’attuale guerra commerciale non hanno influito sulla propensione generale all’acquisto durante la giornata.

Le tendenze del marketing nel Single’s Day 2019 di Alibaba


Coupon elettronici e banner mirati funzionano ancora, ma il lancio di nuovi prodotti e lo streaming live hanno influenzato fortemente il traffico e le vendite. I canali di coinvolgimento attraverso messaggi SMS, annunci offline e messaggi di posta elettronica, invece, pare abbiano perso la loro attrattiva. Anche i canali social hanno avuto un forte impatto sulle vendite online, con solo il 16% degli intervistati che dichiarava di non prestare attenzione ai canali di social commerce.

In linea di massima i consumatori cinesi sono piuttosto aperti alle innovazioni di marketing, anche se i dati dimostrano che metodi come lo streaming live funzionano soltanto per acquisti d’impulso o per prodotti ampiamente conosciuti dal consumatore. Un nuovo prodotto richiede, invece, più ricerche e un attento confronto dei prezzi.

Le aziende più performanti sono state probabilmente quelle che hanno avuto la capacità di comprendere le sfumature della promozione di diversi prodotti. Investire ciecamente in nuove tendenze senza capire le esigenze dei consumatori può tradursi in bassi rendimenti e vendite deboli, soprattutto in un’occasione mediatica così importante come il Single’s Day che rappresenta una vetrina dal forte impatto per i marchi globali.

Gli effetti dei dazi americani sul Single’s Day


A proposito di grandi vetrine, sicuramente nei prossimi giorni potremo avere dati più approfonditi sui risultati di questa undicesima edizione del Single’s Day ma non è difficile prevedere una contrazione delle vendite per le aziende americane.

Una delle principali tendenze in termini di decisioni di acquisto dei consumatori è stata probabilmente la guerra commerciale in corso tra Stati Uniti e Cina. Il sondaggio mostra che il 78% degli intervistati ritiene che l’acquisto di marchi americani sarà influenzato dalle tensioni tra Cina e Stati Uniti e il 70% ha dichiarato che la guerra commerciale avrà un impatto sui loro acquisti complessivi.

Più della metà degli intervistati (51%) ha indicato la lealtà nazionale come la ragione principale per non acquistare marchi americani, oltre alla qualità (27%), al prezzo (16%) e alla velocità di consegna o alle dogane (6%). La maggior parte dei consumatori cinesi sembra preferire i marchi locali in generale (61%).

Alibaba e Amazon, vendere meglio grazie alle traduzioni professionali


Sembra una frase fatta, eppure il titolo di quest’ultimo paragrafo non fa altro che raccontare le storie di successo dei marchi che hanno saputo conquistare i mercati stranieri.

Ricordate le polemiche sorte dopo la campagna pubblicitaria di Dolce e Gabbana? Probabilmente quello è stato il caso più eclatante per via dell’importanza del brand coinvolto ma non è certo l’unico caso di un lavoro di localizzazione impreciso.

Un pese come la Cina, caratterizzato da forti contraddizioni interne, da una identità culturale tanto forte quanto eterogenea, guarda ai prodotti esteri con un duplice stato d’animo. Da un lato, per molti cinesi i prodotti stranieri sono sinonimo di alta qualità e per questo molto ricercati. Le vicende degli ultimi anni, però, hanno iniziato a creare un sentimento di disaffezione verso i brand internazionali a causa delle scarse capacità di questi ultimi di adeguare la loro comunicazione all’identità culturale della popolazione locale.

In questo contesto, un’agenzia di traduzioni professionali come la nostra è in grado di fornire non solo traduzioni di qualità in cinese. Il nostro compito, in questi casi, è quello di affiancarci come consulenti linguistici con il supporto di linguisti madrelingua cinesi, per studiare le formule comunicative adatte a restituire un registro terminologico aderente al mercato di riferimento.

In particolare, Intrawelt è in grado di intervenire su traduzioni professionali che possano aiutare a:

  • Identificare le caratteristiche culturali del target di riferimento;
  • Centrare il linguaggio specifico del target di riferimento;
  • Non avere un linguaggio troppo complesso o, al contrario, banale;
  • Identificare un giusto target centrando le esigenze del vero destinatario.

Per un approfondimento o per una prima richiesta di dettagli sui nostri servizi potete contattarci in qualsiasi momento.

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