World Bank Ranking: dieci paesi in cui fare business nel 2019
Con il 2019 ormai alle porte, il mondo dell’imprenditoria guarda già al futuro per cercare di capire cosa potrebbe riservarle il nuovo anno.
La Banca Mondiale ha pubblicato la sedicesima edizione del rapporto annuale Doing Business, che presenta una classifica dei Paesi in base alla “facilità di fare impresa”.
Le molteplici variabili da valutare nel momento in cui si pianificano investimenti in paesi esteri sono di natura giuridica, legislativa, fiscale, economica e sociale. Il rapporto annuale della Banca Mondiale prende in esame i singoli parametri per individuare i migliori sistemi nazionali su cui investire per aprire nuovi canali di business e quindi più interessanti in prospettiva imprenditoriale.
Il 2019 si avvicina, per imprese e startup è tempo di bilanci e di progetti di investimento.
I parametri
Ease of Doing Business 2019 prende in considerazione alcune variabili di natura legislativa, amministrativa ed economica che rendono i vari Stati nazionali più o meno “ospitali” per gli investimenti futuri.
I parametri di valutazione utilizzati dalla World Bank per la definizione del ranking sono i seguenti:
Avvio di attività: le procedure, il tempo, il costo e il capitale minimo versato per avviare un’attività. Impianto normativo generale del paese di riferimento, unito a una gamma di risultati economici come la produttività, la crescita e l’occupazione.
Permesso di costruzione: è il parametro attraverso il quale si valutano di tempi di ottenimento di un permesso di costruzione e i meccanismi di controllo qualità e sicurezza della costruzione stessa.
Infrastrutture per l’elettricità: Procedure, tempi e costi per collegarsi alla rete elettrica, l’affidabilità della fornitura di energia elettrica e la trasparenza delle tariffe.
Registrazione di proprietà: insieme di procedure necessarie per l’acquisto una proprietà e per il trasferimento della stessa dal venditore all’acquirente, misura di tempi e costi per completare ciascuna di queste procedure.
Proprio in questo ambito, siamo regolarmente scelti da società italiane ed estere per le attività di traduzione, asseverazione e certificazione di documenti legali, contratti e permessi relativi alla gestione d’impresa.
Accesso al credito: insieme di procedure e normative che facilitano o complicano la possibilità di accedere a forme di finanziamento per le imprese.
Tutela degli investitori minoritari: regolamentazione dei diritti degli azionisti di minoranza nelle attività di Corporate Governance.
Tasse: tempistiche di pagamento e cuneo fiscale da sostenere affinché l’impresa sia considerata in regola con tutte le regolamentazioni fiscali del paese.
Commercio fuori confine: tempi e costi per l’esportazione di prodotti all’estero.
La documentazione commerciale e finanziaria rappresenta, al pari di quella legale, la risorsa più importante per il regolare avvio di una attività imprenditoriale. Per questo motivo, i progetti di traduzione della documentazione nelle lingue dei paesi di destinazione sono gestiti da Intrawelt tramite linguisti esperti del settore commerciale e finanziario.
Applicazione dei contratti: La capacità di far rispettare i contratti e risolvere le controversie è fondamentale affinché i mercati funzionino correttamente.
Risoluzione delle insolvenze: efficienze o carenze nella legislazione esistenti in materia e le principali strozzature procedurali e amministrative nel processo di insolvenza.
Regolamentazione del Mercato del Lavoro: livello di flessibilità del lavoro, aspetti regolatori sulla qualità del lavoro, le tutele e le rigidità in materia di licenziamento.
I risultati
L’analisi dei dati forniti dal report ha preso in esame principalmente due parametri: il ranking sulla facilità di apertura di un impresa e la classifica generale dei migliori 10 paesi nei quali investire nel 2019.
Facilità di apertura di un’impresa (Fig. 1)
Il primo ranking elaborato dalla World Bank è in parte sorprendente. Innanzitutto, tra i primi 10 classificati non compare nessuna delle grandi potenze mondiali. Il paese europeo meglio posizionato è la Georgia la quale, con il suo secondo posto, precede il Canada e Singapore.
È la Nuova Zelanda, invece, a posizionarsi in testa alla classifica dei paesi con il più alto coefficiente di semplicità nell’avviare un nuovo business (il primo dei parametri descritti in precedenza).
I migliori 10 paesi in cui fare business (Fig. 2)
Tenendo conto di tutto l’insieme dei parametri identificati nella costruzione del ranking, la classifica finale risulta leggermente modificata. Tra i primi 10 paesi in cui investire nel 2019, su scala globale, troviamo alcune delle grandi potenze economiche, sebbene in posizione defilata.
Stati Uniti e Regno Unito, infatti, si posizionano all’ottavo e nono posto della graduatoria guidata per il terzo anno dalla Nuova Zelanda. Seguono Singapore e Danimarca.
Le barriere linguistiche
Gli investimenti in paesi esteri richiedono non soltanto un impegno economico e strategico. In ogni fase del processo è fondamentale, infatti, conoscere la lingua del paese di destinazione e i differenti vocabolari tecnici. Che si tratti di documentazione legale, contrattualistica, atti di costituzione societaria o documenti fiscali e finanziari, è importante adottare un registro comunicativo impeccabile e senza errori di traduzione che rischierebbero di compromettere l’intero business.
Per queste ragioni negli anni abbiamo avuto modo di gestire progetti di traduzione legale, finanziaria e farmaceutica in alcune delle lingue di destinazione parlate nei paesi oggetto della classifica. Solo per citare qualche esempio, gestiamo regolarmente progetti di traduzione legale e certificata per la Korea, Singapore e la Nuova Zelanda. La presenza di un ufficio a Londra ci rende, inoltre, un partner strategico per gli investimenti in entrata ed in uscita dal territorio britannico.
Il lavoro svolto annualmente dalla World Bank rappresenta una risorsa preziosa per quelle aziende votate all’internazionalizzazione e questa classifica può rappresentare uno spunto importante per cercare nuovi canali di business. Al contempo, il consiglio è quello di affidarsi ad agenzie di traduzione qualificate e certificate, in grado di fungere da ponte linguistico ed abbattere tutti gli ostacoli comunicativi che potrebbero manifestarsi durante tutto il percorso.