Scopri come si sono evolute le strategie di marketing multilingue con la rivoluzione degli strumenti di automazione.

Strategie vincenti per il marketing multilingue con gli strumenti di automazione

L’automazione degli strumenti di marketing multilingue si configura come la tendenza dominante degli ultimi anni. Per le agenzie di traduzione, il fenomeno apre nuove prospettive per ottimizzare l’efficienza e ampliare la gamma di servizi offerti. La rivoluzione, iniziata con l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale (AI) nei servizi di traduzione, non sembra arrestarsi.

Nel mondo dinamico e sempre connesso di oggi, l’approccio a strumenti di intelligenza artificiale nella comunicazione emerge come una tendenza inarrestabile. Questa evoluzione non solo migliora l’efficienza e la qualità del prodotto finale, ma apre nuove frontiere di servizi linguistici da offrire al cliente.

Le tecnologie AI, insieme all’expertise linguistica e culturale, permettono di offrire infatti servizi innovativi che rispondono alle esigenze di un mondo interconnesso e multiculturale.

L’AI nella traduzione: velocità e accuratezza

L’aspetto più diretto e forse il più conosciuto dell’automazione nelle comunicazioni è l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (AI) nei servizi di traduzione. Agenzie come Intrawelt possono gestire progetti di traduzione in tempi estremamente rapidi pur rispettando gli standard di qualità previsti dalle norme ISO 9001 e ISO 17001. Questo significa che i testi possono essere tradotti e condivisi con i clienti in tempo reale, garantendo non solo rapidità ma anche precisione. L’AI, infatti, apprende dai dati e migliora costantemente, offrendo traduzioni sempre più accurate e contestualmente appropriate.

Grafica e ideazione di template per l’e-mail marketing multilingue

Oltre alla traduzione, un altro servizio fondamentale offerto dalle agenzie di traduzioni è la creazione di grafica e template per i sistemi di e-mail marketing multilingue. Questo servizio va oltre la semplice traduzione del testo, includendo l’ideazione e il design di template che rispecchiano il brand e il messaggio del cliente. Grazie all’AI, è possibile analizzare i dati dei clienti e adattare automaticamente i template di e-mail per riflettere le preferenze e i comportamenti di diversi segmenti di pubblico. Questo non solo migliora l’engagement personalizzando l’esperienza del destinatario, ma ottimizza anche la rilevanza dei contenuti, assicurando che ogni comunicazione sia mirata e significativa.

Creare video con l’intelligenza artificiale

L’uso dell’AI nella generazione di video multilingue sta aprendo nuovi orizzonti, particolarmente nei settori del marketing e dell’assistenza clienti.  Le agenzie di traduzione che posseggono le necessarie competenze tecniche, sono in grado di creare contenuti video che non solo traducono il messaggio originale, ma lo adattano anche alle specifiche culturali di diversi pubblici. La generazione di video multilingue richiede una comprensione approfondita delle sfumature linguistiche e culturali, qualità che un’agenzia di traduzioni esperta come Intrawelt possiede e valorizza.

Nel marketing multilingue, i video generati tramite AI possono essere utilizzati per campagne pubblicitarie globali, garantendo che il messaggio del brand sia coerente, ma allo stesso tempo personalizzato per ogni mercato.

Nell’assistenza clienti, i video multilingue possono trasformare il supporto post-vendita, offrendo guide passo-passo, tutorial e sessioni di formazione in diverse lingue. Questi strumenti possono migliorare l’esperienza del cliente, fornendo risposte immediate e comprensibili, indipendentemente dalla lingua parlata. L’AI consente di aggiornare rapidamente i contenuti in risposta a nuovi sviluppi di prodotto o feedback dei clienti, mantenendo le informazioni rilevanti e attuali.

Text to speech nel marketing multilingue

Altrettanto rivoluzionario è l’uso dell’AI per il text to speech multilingue. Questa tecnologia consente di trasformare testi scritti in discorsi fluidi e naturali in diverse lingue. Tuttavia, per assicurare che il risultato sia di alta qualità, è fondamentale una revisione accurata da parte di esperti linguistici. Non solo devono garantire la correttezza grammaticale e sintattica, ma anche che la pronuncia e l’intonazione siano autentiche e naturali per ogni lingua.

L’importanza delle competenze linguistiche

L’impiego dell’AI in tutti questi ambiti non riduce l’importanza delle competenze linguistiche umane; anzi, le rende più cruciali che mai. La scrittura di un copy efficace che possa essere trasformato in video o discorso richiede un profondo know-how linguistico e culturale. Inoltre, la fase di revisione del parlato e della pronuncia è vitale per assicurare che il prodotto finito sia non solo tecnicamente impeccabile ma anche culturalmente appropriato.

L’automazione nel marketing multilingue è più di una semplice tendenza; è una rivoluzione nel modo in cui le agenzie di traduzione come Intrawelt interagiscono con i loro clienti. Attraverso l’uso dell’AI nella traduzione, nella creazione di template di e-mail accattivanti, nei servizi di localizzazione e copywriting multilingue, nella generazione di contenuti multimediali multilingue le agenzie di traduzioni sono in grado di offrire soluzioni rapide, efficaci e culturalmente consapevoli. Questa è l’era dell’automazione intelligente, dove la tecnologia e la competenza linguistica si fondono per creare comunicazioni globali senza confini.

Green fashion

La rivoluzione del fashion tra green economy e economia circolare

Negli ultimi anni la tematica ambientale si è imposta con forza nell’agenda sociale, culturale e politica a livello globale. I cambiamenti climatici, l’esaurimento delle risorse naturali, l’inquinamento dei mari, dell’aria e delle aree terrestri sono la preoccupazione maggiormente condivisa a livello intergenerazionale.


I settori industriali che più di altri sono sotto la lente di ingrandimento sono quelli legati al consumo di materie prime e combustibili fossili e caratterizzati da un’intensa produzione di rifiuti industriali. Si parla in particolare dell’industria dell’acciaio, del settore dei trasporti, di quello della plastica, dell’agroalimentare, etc.

Il settore del fashion e l’impatto ambientale

L’educazione ambientale prende avvio nelle scuole primarie con un processo di sensibilizzazione al tema della raccolta differenziata, del riciclo, della lotta allo spreco alimentare. Le campagne di sensibilizzazione più diffuse riguardano il corretto utilizzo e consumo di prodotti in plastica, la mobilità sostenibile, la riduzione degli sprechi di cibo, giusto per citare i principali. Eppure, c’è un settore industriale ad oggi poco coinvolto dal dibattito ambientalista, quello della moda.

Secondo diverse fonti, per produrre vestiti si consumano circa 93 miliardi di metri cubi d’acqua all’anno. Inoltre, il 20 per cento delle acque reflue mondiali proviene da questo settore, con il loro carico di sostanze chimiche. Guardando alle abitudini domestiche, mezzo milione di tonnellate di microfibre sintetiche finiscono nei nostri mari ad ogni lavaggio in lavatrice.

L’industria tessile si basa essenzialmente su risorse non rinnovabili come il petrolio per produrre le fibre sintetiche, i fertilizzanti per far crescere il cotone e le sostanze chimiche per coltivare, colorare e rifinire le fibre e i tessuti.

Il 14 marzo 2019, in occasione dell’Environment Assembly a Nairobi, in Kenya, l’ONU ha presentato il programma “Alliance for Sustainable Fashion”.  L’obiettivo è porre un freno al dilagare di merce d’abbigliamento “usa e getta”, ossia quei capi prodotti con materiali scadenti e spesso inquinanti e venduti a prezzi molto bassi, con pesanti conseguenze sull’ambiente.

L’Onu ha parlato della questione ambientale del settore come “Il piccolo segreto nascosto della moda”, con quelle le centinaia di migliaia di fibre “che compongono i nostri vestiti e che hanno generato circa 1,4 milioni di bilioni di fibre di plastica disperse nell’oceano”.

Il futuro della moda è nell’economia circolare

Se è vero che a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, alle preoccupazioni espresse dall’ONU l’industria della moda ha già risposto con una serie di progetti che rivoluzioneranno il settore negli anni a venire.

Applicando il principio dell’economia circolare, il mondo del fashion ha avviato un percorso di riconversione dei processi di produzione e delle materie prime utilizzate con l’obiettivo di ridurre al minimo lo sfruttamento delle risorse naturali.

Il nuovo modello di green fashion prevede il passaggio da un’economia basata sulla linearità del ciclo materiale-prodotto-rifiuto a un’economia a ciclo chiuso, che minimizza le risorse impiegate per la produzione e massimizza l’utilizzo del prodotto ed il recupero dei materiali.

Alcuni esempi. La società estone Gelatex Technologies ha progettato un nuovo tessuto di gelatina, una sostanza derivata dai rifiuti dell’industria zootecnica. Rispetto ad altri materiali, questo tessuto innovativo è la cosa più vicina alla pelle. Il prodotto è facilmente scalabile, rapido da produrre e rispettoso dell’ambiente.

Globe Hope, una PMI finlandese di prodotti tessili e cosmetici, dal 2003 crea borse e accessori con materiali riciclati e rimanenti.

Nel ciclo di produzione circolare dell’olandese Wolkat, i tessuti raccolti vengono trasformati internamente in nuovi prodotti per l’industria della moda e non solo. Lo smistamento, il riciclaggio, la filatura e la tessitura vengono effettuati internamente. Tutto il tessuto raccolto viene trasformato in un prodotto finale con poca acqua o colorante, lasciando solo il 4-5% di rifiuti da tutti i tessuti. Il resto è una nuova materia prima.

La società svedese Re:newcell punta a rivoluzionare l’industria della moda creando capi di Circulose – un nuovo materiale realizzato con capi in cotone riciclato.

Le iniziative di questo genere sono in crescita e si moltiplicano in modo esponenziale coinvolgendo anche grandi brand del settore che hanno attivato progetti di ecosostenibilità produttiva.

Le traduzioni professionali nel green fashion

I lettori più assidui probabilmente ricorderanno l’articolo pubblicato qualche mese fa a proposito della comunicazione nel settore alimentare. In quell’occasione abbiamo parlato di come i cambiamenti nelle abitudini alimentari dei consumatori, sempre più attenti alla qualità del cibo acquistato, abbiano coinvolto l’industria alimentare e di conseguenza il modo in cui essa stessa si racconta al pubblico.

Se nel settore del Food & Beverage una nuova comunicazione “sostenibile” è divenuta una prassi consolidata, nella rivoluzione green che sta coinvolgendo l’industria della moda il registro comunicativo non ha ancora subito particolari variazioni.

Una transizione comunicativa con il supporto di consulenti e traduttori professionali

Il settore della moda ha un suo registro comunicativo ben definito, un linguaggio allo stesso tempo creativo e tecnico, esplosivo ed elegante. La comunicazione è parte integrante dell’identità del brand, è un tratto distintivo che determina la riconoscibilità del prodotto.

Per questo motivo, la trasformazione dei processi produttivi in ottica sostenibile non potrà non coinvolgere anche la comunicazione e la narrazione dei prodotti stessi e del brand.

In questa fase delicata che verrà, il ruolo di consulenti linguistici e agenzie di traduzione come Intrawelt sarà quello di sostenere le aziende del green fashion ad attraversare questa fase di transizione. Conservare l’identità storica del brand proponendo allo stesso tempo un prodotto del tutto innovativo sarà la sfida più interessante per i prossimi anni.

Una sfida che coinvolgerà il settore della moda e quello dei servizi di traduzione e localizzazione che saranno di supporto alle aziende per l’introduzione di nuovi registri comunicativi garantendo allo stesso tempo il posizionamento sui mercati internazionali acquisito negli anni.

Vuoi saperne di più?

CONTATTACI!


Single’s Day 2019 di Alibaba, dietro i numeri del successo

Cina 1, Stati Uniti 0 e palla al centro. Anche quest’anno il derby tra i colossi dell’eCommerce Alibaba e Amazon lo vinceranno con ogni probabilità i cinesi.


Cina ecommerce

A poche ore dalla chiusura dell’undicesima edizione del Single’s Day di Alibaba, l’equivalente del Black Friday americano, i dati parlano di una chiusura a quota 268,44 miliardi di yuan, pari a 38,37 miliardi di dollari in 24 ore. Il primo miliardo è stato raggiunto dopo un minuto e otto secondi dall’inizio dell’evento. Tali cifre da capogiro sono sicuramente frutto di un mix di fattori demografici, mediatici ed economici.

In questa sede a noi interessa approfondire non i numeri delle vendite e dei profitti ma le dinamiche che hanno influito sulle scelte d’acquisto dei consumatori cinesi nel corso della giornata.

In uno studio della società AlixPartners condotto un mese prima dell’evento, sono stati intervistati più di 2.000 utenti cinesi. L’obiettivo era quello di approfondire il sentiment dei consumatori in tempi di incertezza economica e di identificare nuove tendenze nella decisione di acquisto durante il Single’s Day.

I risultati dello studio parlano di una previsione di spesa media di 6.265 RMB quest’anno (893,99$), in aumento del 54% rispetto all’anno precedente

Il 57% dei consumatori intervistati stima che la loro spesa quest’anno supererà i 5.000 RMB (713,48$) e il 18% prevede di spendere più di 10.000 RMB (1426,96$). Questo aumento previsto mostra che il rallentamento della crescita economica cinese e l’attuale guerra commerciale non hanno influito sulla propensione generale all’acquisto durante la giornata.

Le tendenze del marketing nel Single’s Day 2019 di Alibaba


Coupon elettronici e banner mirati funzionano ancora, ma il lancio di nuovi prodotti e lo streaming live hanno influenzato fortemente il traffico e le vendite. I canali di coinvolgimento attraverso messaggi SMS, annunci offline e messaggi di posta elettronica, invece, pare abbiano perso la loro attrattiva. Anche i canali social hanno avuto un forte impatto sulle vendite online, con solo il 16% degli intervistati che dichiarava di non prestare attenzione ai canali di social commerce.

In linea di massima i consumatori cinesi sono piuttosto aperti alle innovazioni di marketing, anche se i dati dimostrano che metodi come lo streaming live funzionano soltanto per acquisti d’impulso o per prodotti ampiamente conosciuti dal consumatore. Un nuovo prodotto richiede, invece, più ricerche e un attento confronto dei prezzi.

Le aziende più performanti sono state probabilmente quelle che hanno avuto la capacità di comprendere le sfumature della promozione di diversi prodotti. Investire ciecamente in nuove tendenze senza capire le esigenze dei consumatori può tradursi in bassi rendimenti e vendite deboli, soprattutto in un’occasione mediatica così importante come il Single’s Day che rappresenta una vetrina dal forte impatto per i marchi globali.

Gli effetti dei dazi americani sul Single’s Day


A proposito di grandi vetrine, sicuramente nei prossimi giorni potremo avere dati più approfonditi sui risultati di questa undicesima edizione del Single’s Day ma non è difficile prevedere una contrazione delle vendite per le aziende americane.

Una delle principali tendenze in termini di decisioni di acquisto dei consumatori è stata probabilmente la guerra commerciale in corso tra Stati Uniti e Cina. Il sondaggio mostra che il 78% degli intervistati ritiene che l’acquisto di marchi americani sarà influenzato dalle tensioni tra Cina e Stati Uniti e il 70% ha dichiarato che la guerra commerciale avrà un impatto sui loro acquisti complessivi.

Più della metà degli intervistati (51%) ha indicato la lealtà nazionale come la ragione principale per non acquistare marchi americani, oltre alla qualità (27%), al prezzo (16%) e alla velocità di consegna o alle dogane (6%). La maggior parte dei consumatori cinesi sembra preferire i marchi locali in generale (61%).

Alibaba e Amazon, vendere meglio grazie alle traduzioni professionali


Sembra una frase fatta, eppure il titolo di quest’ultimo paragrafo non fa altro che raccontare le storie di successo dei marchi che hanno saputo conquistare i mercati stranieri.

Ricordate le polemiche sorte dopo la campagna pubblicitaria di Dolce e Gabbana? Probabilmente quello è stato il caso più eclatante per via dell’importanza del brand coinvolto ma non è certo l’unico caso di un lavoro di localizzazione impreciso.

Un pese come la Cina, caratterizzato da forti contraddizioni interne, da una identità culturale tanto forte quanto eterogenea, guarda ai prodotti esteri con un duplice stato d’animo. Da un lato, per molti cinesi i prodotti stranieri sono sinonimo di alta qualità e per questo molto ricercati. Le vicende degli ultimi anni, però, hanno iniziato a creare un sentimento di disaffezione verso i brand internazionali a causa delle scarse capacità di questi ultimi di adeguare la loro comunicazione all’identità culturale della popolazione locale.

In questo contesto, un’agenzia di traduzioni professionali come la nostra è in grado di fornire non solo traduzioni di qualità in cinese. Il nostro compito, in questi casi, è quello di affiancarci come consulenti linguistici con il supporto di linguisti madrelingua cinesi, per studiare le formule comunicative adatte a restituire un registro terminologico aderente al mercato di riferimento.

In particolare, Intrawelt è in grado di intervenire su traduzioni professionali che possano aiutare a:

  • Identificare le caratteristiche culturali del target di riferimento;
  • Centrare il linguaggio specifico del target di riferimento;
  • Non avere un linguaggio troppo complesso o, al contrario, banale;
  • Identificare un giusto target centrando le esigenze del vero destinatario.

Per un approfondimento o per una prima richiesta di dettagli sui nostri servizi potete contattarci in qualsiasi momento.

CONTATTACI

Cross border trade

Cross Border Trade: lo stato dell’arte dell’e-commerce transfrontaliero

La rivoluzione tecnologica degli ultimi 10 anni ha introdotto nuove infrastrutture comunicative che hanno ridisegnato i confini geografici e temporali del commercio globale. La quasi totalità del pianeta è compresa all’interno di un sistema di tecnologie in grado di ridurre le distanze geografiche tra i cittadini e, nell’ambito degli scambi commerciali, tra aziende e consumatori.

L’avvento della digital economy ha modificato le relazioni umane, permettendo una velocità nella comunicazione a distanza in grado oramai di sfiorare la prossimità fisica. La conseguenza naturale di una rivoluzione di questa portata è stata la trasformazione di tutte le altre tipologie di relazioni, quelle politiche, quelle culturali e quelle commerciali. Queste ultime, in particolare, sono state travolte dall’introduzione di nuove infrastrutture che hanno azzerato le distanze geografiche nei rapporti di compravendita di beni e servizi.

In questo quadro, il tema del commercio transfrontaliero (Cross Border Trade) diviene centrale nelle strategie di business. Ogni azienda può accedere a infrastrutture potenzialmente idonee per favorire la vendita dei propri prodotti ad un mercato globale e, dall’altro lato, ogni consumatore è in grado di acquistare con un click beni e servizi da ogni parte del mondo.

Scelte d’acquisto e variabile linguistica

cross border trade eurostatUn recente report di Eurostat ha fotografato una situazione rosea per l’e-commerce europeo e mondiale: nel Regno Unito, ad esempio, l’86% degli utenti internet utilizza il canale online per fare acquisti, in Svezia la percentuale è dell’84% ed in Germania dell’82%. In Italia la percentuale si attesta attorno al 43%, contro una media europea del 68%.

Un’analisi più attenta, infatti, ci dice che alcuni mercati come quello statunitense, quello britannico e quello australiano prediligono l’acquisto dei prodotti da rivenditori locali o dai grandi colossi delle vendite online (come Amazon). Al contrario, invece, il mercato dell’Est Europa non mostra alcuna remora nell’acquisto su portali e-commerce stranieri. Questo è quanto emerge da uno studio condotto da Paypal sulle abitudini di acquisto globali.

traduzioni linguistiche ecommerceAnalizzando i dati delle infografiche qui presenti, si evince che nel complesso una importante parte della popolazione mondiale non si sente al sicuro nell’acquistare prodotti su portali e siti stranieri che non prevedano l’utilizzo della lingua del consumatore.

Abbiamo avuto modo di richiamare più volte l’articolo scritto qualche mese fa in merito al ruolo che ricopre l’identità linguistica nella conquista dei mercati esteri, e la ricerca condotta da Paypal in qualche modo conferma le nostre tesi.

Analizzando i dati della precedente infografica e della successiva, si evince che nel complesso una importante parte della popolazione mondiale non si sente al sicuro nell’acquistare prodotti su portali e siti stranieri che non prevedano l’utilizzo della lingua del consumatore.

E-commerce multilingua, una condizione necessaria

Una delle peculiarità di un mercato che vuol definirsi transnazionale è la sua estensione geografica senza confini. Allo stato attuale, invece, il settore dell’e-commerce si confronta con una quota importante di consumatori che acquistano esclusivamente da piattaforme e distributori nazionali. Per la agenzia di traduzione ecommerceprecisione i canali di acquisto principali sono due, quelli nazionali e le grandi piattaforme globali come Amazon o eBay.

In entrambi i casi si evince una difficoltà delle aziende nel conquistare mercati transnazionali direttamente tramite un proprio canale e il proprio brand. Senza dubbio esistono una molteplicità di fattori che rendono difficile il processo di globalizzazione digitale delle imprese. Esistono ancora vincoli di natura doganale, variabili geografiche, economiche e politiche ma una delle cause è anche rintracciabile in una gestione linguistica del proprio e-commerce poco orientata alla clientela globale.

Secondo il rapporto Idealo 2019, solo l’8% dei negozi digitali in Italia presenta il proprio e-shop in una seconda lingua differente dall’italiano. Gli e-commerce spagnoli e britannici sono in testa con il 24% di portali in doppia lingua, seguiti dalla Germania al 12% e dalla Francia al 10%.

I servizi di traduzione e Localizzazione nell’e-commerce

Una volta definita l’importanza strategica della gestione multilingue del proprio e-commerce, ci sono due modi per raggiungere l’obiettivo di vendite transnazionali. Il primo è tradurre tutte le pagine del sito nelle diverse lingue a seconda dei mercati nazionali target. Se ad esempio l’obiettivo è vendere i propri prodotti in America Latina e in Europa, la clocalizzazione traduzione ecommerceonseguenza sarà tradurre ogni pagina del proprio sito in spagnolo, portoghese PT e portoghese brasiliano, inglese, francese, tedesco, italiano e russo.

Nel momento in cui vengono definite le lingue di destinazione, affidarsi ad agenzie di traduzioni professionali come Intrawelt facilita i successivi passaggi e riduce i tempi di gestione del progetto. Oltre alla traduzione di tutte le pagine del sito, infatti, le agenzie più strutturate e professionali sono in grado di occuparsi in autonomia di tutta la gestione dei contenuti, dalla traduzione fino alla pubblicazione online.

Una seconda opzione, più complessa ma sicuramente più efficace, non riguarda la semplice traduzione di ogni singola pagina, ma la localizzazione dell’intero sito nel paese di destinazione. Con il termine localizzazione si intende la creazione di un sito partendo da zero, con contenuti indipendenti creati per ogni paese di destinazione, utilizzando la lingua locale e identificando quindi la comunicazione con usi e culture dei consumatori locali. Questo tipo di attività richiede quindi un lavoro qualitativamente più elevato nell’elaborazione di testi e contenuti adattati alla lingua del posto, con un grande vantaggio in termini di efficacia.

Le agenzie di servizi linguistici che offrono servizi di localizzazione, infatti, non si preoccupano soltanto di tradurre i testi prodotti ma offrono consulenza linguistica nella scelta dei contenuti stessi. In questo modo, i consumatori locali non navigheranno su un sito straniero tradotto in un’altra lingua ma si confronteranno con un portale nel quale riconosceranno elementi comuni con la loro identità linguistica e culturale, rafforzando quel rapporto di fiducia che ancora persiste tra venditore e consumatore.
[/av_textblock]

[/av_one_full]

Cos’è la localizzazione? Conquistare i mercati esteri con le parole giuste

Per un’azienda che intende aprire una propria linea di mercato all’estero, una delle attività più sensibili da intraprendere è l’elaborazione di una strategia di comunicazione completa per il paese di destinazione. Dalla creazione del proprio sito web o di uno spazio e-commerce alle attività di marketing online e offline. Oggi infatti, le fasi di internazionalizzazione di un’impresa prevedono in primo luogo l’esportazione del brand attraverso strategie di comunicazione differenziate.

Apertura dei canali social localizzati nel paese di destinazione, campagne di advertising, sito web e portale e-commerce, comunicati stampa, eventi pubblici. Tutte queste sono iniziative importanti per comunicare i valori del proprio brand e costruire una relazione con la popolazione target. La condivisione dell’identità, la capacità di comunicare i propri valori e trasmettere emotività, sono obiettivi chiave per costruire un legame duraturo con i vari mercati nazionali.

Questi risultati possono essere raggiunti solo utilizzando la giusta comunicazione e i giusti registri linguistici.

Cos’è la localizzazione?

localizzazioneLa localizzazione è il processo di adattamento dei contenuti di un canale comunicativo esistente per un pubblico locale esterno. Se ad esempio un’azienda italiana ha l’obiettivo di vendere i suoi prodotti nel mercato tedesco, dovrà creare un sito web con i contenuti adattati alla lingua locale, aprire dei canali social in lingua o pubblicare periodicamente contenuti in lingua per il mercato tedesco. Lo stesso vale per campagne di advertising, eventi pubblici e ogni attività di marketing online e offline.

Sebbene con il termine localizzazione si faccia riferimento alla traduzione dei contenuti dalla lingua di origine a quella di destinazione, nella realtà dei fatti non è proprio così. Spesso infatti si tende a credere che traduzione e localizzazione siano sinonimi. La localizzazione, tuttavia, è un processo molto più complesso della semplice traduzione del testo. La localizzazione implica anche un adattamento generale dei contenuti, che in alcuni casi si limita alla conversione di valute, unità di misura e formati di data e ora, ma molto spesso richiede invece una profonda conoscenza della cultura del pubblico di destinazione.

Quanto conta la localizzazione per una azienda che vuole vendere nel mercato globale?

Secondo le cifre fornite dall’Internet World Stats, degli oltre 4 miliardi di utenti globali giornalieri presenti su internet, solo il 25% parla inglese, mentre  oltre la metà di tutte le ricerche di Google sono in una lingua diversa dall’inglese. Entrando nello specifico dei comportamenti degli utenti, scopriamo che l’appartenenza linguistica è a tutti gli effetti parte integrante del valore del prodotto venduto.

Secondo un’indagine della Commissione Europea (scaricabile qui), il 90% degli europei non naviga mai in una lingua diversa dalla propria. Inoltre, il 42% di essi non comprerà un prodotto se la descrizione non è nella loro lingua.

Secondo Common Sense Advisory, a livello globale, il 72% dei clienti ha maggiori probabilità di acquistare prodotti o servizi se le informazioni sono nella propria lingua, mentre il 56% dice che trovare informazioni sul marchio nella propria lingua è ancora più importante del prezzo.

La localizzazione è una cosa seria

Iniziamo partendo da un esempio al contempo comico e drammatico (per l’azienda).
coca colaIl marchio globale Coca Cola qualche mese fa ha lanciato una campagna di marketing in Nuova Zelanda. Volendo utilizzare il linguaggio maori per creare un canale identitario capace di attrarre gli utenti in lingua locale, l’azienda ha utilizzato una slogan posto in cima a tutti i distributori automatici delle bevande.

In un tentativo di combinare maori e slang inglese, lo slogan recitava “KIA ORA, MATE!”. Kia ora, in lingua maori equivale all’anglosassone “Hello” e fin qui tutto bene. Il problema sorge nella scelta di unire uno slang tipico inglese mate (amico, compagno, compare), intendendo creare un legame amichevole e colloquiale con i consumatori. In questo artificio comunicativo evidentemente è sfuggito il significato locale di mate, che non è esattamente lo stesso dell’equivalente inglese. Anzi.

In lingua Maori mate vuol dire morte, quindi la scritta che campeggiava sui distributori automatici di Coca Cola in Nuova Zelanda era “Ciao, Morte!”.

Perché affidarsi ad agenzie di traduzione per la localizzazione?

Questo esempio serve a chiarire un aspetto importante. Utilizzare registri linguistici diversi dal proprio non è una attività che può essere delegata esclusivamente ai responsabili marketing di una azienda. L’utilizzo di un determinato termine, di una frase, il senso che può avere una parola in un contesto linguistico piuttosto che in un altro, sono questioni che richiedono una elevata professionalità per essere risolti.

servizi di localizzazione

Questo tipo di professionalità possono essere offerte soltanto da linguisti professionisti in grado di adattare la lingua di partenza non solo al vocabolario, ma anche alla cultura, agli usi e ai costumi del paese di destinazione.

È pertanto buona norma affidare i servizi di localizzazione ad agenzie di traduzione professionali. La caratteristiche dei provider di servizi linguistici consolidati e strutturati, come Intrawelt, che si occupano di localizzazione è che non utilizzano dei traduttori generalisti per la fornitura del servizio.

Le agenzie di traduzione e localizzazione dispongono al loro interno di linguisti professionisti specializzati in marketing e comunicazione i quali conoscono perfettamente la lingua, gli usi e i costumi dei mercati di destinazione e sono in grado di lavorare anche in ottica SEO. Grazie a figure altamente specializzate, le società di traduzione come Intrawelt hanno la capacità di fornire, ancor prima della traduzione, un vero e proprio servizio di consulenza strategica per il marketing e la comunicazione. Dalla scelta del nome di un prodotto allo slogan da utilizzare, dalle formule linguistiche a frasi di tipiche del posto, passando per la capacità di individuare contenuti non adatti o addirittura sconvenienti nel paese di destinazione, i linguisti professionisti madrelingua diventano una risorsa preziosa per il perseguimento degli obiettivi di vendita.

Per ricevere maggiori informazioni sul nostro servizio di localizzazione, contattateci per un preventivo.
[/av_textblock]

Servizi di traduzione per il settore alimentare

Perché l’industria alimentare ha bisogno di traduzioni professionali

Quando si parla di salute e cura del cittadino, sono due i settori industriali che più di tutti vengono chiamati in causa: il settore farmaceutico e quello alimentare.

L’industria alimentare, analogamente a quella farmaceutica, ricopre infatti un ruolo essenziale nello sviluppo e nel benessere della popolazione. Non a caso negli ultimi decenni il settore Food & Beverage ha subito profonde trasformazioni sia dal punto di vista delle tecnologie produttive quanto nella comunicazione alimentare.

Una nuova sensibilità nell’industria alimentare

Le abitudini alimentari dei cittadini stanno subendo profonde trasformazioni a livello globale, è un dato di fatto. L’inquinamento atmosferico, l’utilizzo di agenti chimici nell’agricoltura, uno stile di vita frenetico e più sedentario della popolazione sono solo alcuni dei fattori alla base delle trasformazioni in atto. L’insorgere di nuove malattie, il proliferare di intolleranze alimentari e disturbi psicosomatici legati al cibo suonano come un campanello d’allarme per la salute del cittadino, ma allo stesso tempo stanno contribuendo allo sviluppo di una nuova coscienza alimentare.

Non è un caso se nell’ultimo decennio l’industria alimentare ha sostenuto uno sforzo importante nella conversione della produzione verso cibi più naturali, meno processati e con una ridotta quantità di agenti chimici e additivi.

Grazie allo sviluppo delle tecnologie produttive, e alla crescente sensibilità di consumatori sempre più attenti alla qualità degli ingredienti utilizzati, il mercato Food & Beverage ha trasformato anche i suoi processi comunicativi contribuendo alla nascita di un nuovo marketing alimentare.

La nuova narrazione del Food & Beverage

traduzione tecnica

Lo storytelling alimentare, che un tempo era basato sull’esaltazione sensoriale del prodotto, oggi è molto più attento alla sua storia e alla sua vita. Non di rado, infatti, le pubblicità raccontano il ciclo di vita del prodotto, la selezione delle farine, degli ingredienti, l’assenza di additivi o di grassi, i metodi di allevamento e di coltura. Il marketing attuale è allo stesso tempo advertising e educazione alimentare, pubblicità e sostenibilità e pone al centro dell’attenzione non più la semplice esaltazione sensoriale e gustativa ma il benessere del consumatore.

I registri linguistici nella comunicazione alimentare

Il tema della comunicazione nel settore alimentare è principalmente legato alla necessità di adottare formule linguistiche in grado di attirare l’attenzione del consumatore garantendo la corretta informazione sugli ingredienti e sulla composizione dei prodotti in relazione a sostanze additive e allergeni.

Il proliferare di disturbi e intolleranze legati all’alimentazione, come ad esempio celiachia e intolleranze al lattosio, ha spinto le istituzioni sanitarie nazionali e internazionali a regolamentare le modalità di pubblicizzazione dei prodotti. In Europa, l’etichettatura alimentare è disciplinata dal Regolamento europeo 1169/2011 recepito dall’Italia con il decreto legislativo 15 dicembre 2017, n. 231 “Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (UE) n. 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori e l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del medesimo regolamento (UE) n. 1169/2011 e della direttiva 2011/91/UE, ai sensi dell’articolo 5 della legge 12 agosto 2016, n. 170 «Legge di delegazione europea 2015»”.

Il provvedimento, entrato in vigore a maggio del 2018, prevede sanzioni per le violazioni alle disposizioni del regolamento (UE) n. 1169/2011 stabilendo, a tutela del consumatore, le modalità di indicazione obbligatoria degli allergeni.

Le disposizioni normative si sono rese indispensabili per tutelare la salute dei consumatori e allo stesso tempo fornire delle linee guida per il marketing dei prodotti alimentari.

I servizi delle agenzie di traduzione nel marketing alimentare

traduzioni professionali industria alimentare

L’industria alimentare ha un forte impatto sulla salute dei cittadini e questo implica, come abbiamo visto finora, la necessità di utilizzare specifici registri linguistici e regole comunicative. Nel momento in cui un prodotto viene immesso su differenti mercati nazionali, si rivela necessario adottare i giusti glossari terminologici per la descrizione degli ingredienti, degli allergeni e delle eventuali intolleranze a essi associate.

Per questo motivo le aziende del settore alimentare hanno bisogno di affidarsi ad agenzie di traduzione professionali come Intrawelt in grado di gestire le variabili linguistiche e terminologiche che si presentano nei differenti mercati di destinazione.

Grazie al supporto delle tecnologie di gestione della terminologia è possibile costruire glossari dedicati e specifici per ciascun cliente. In questo modo la comunicazione commerciale dei prodotti viene gestita in modo armonico in una molteplicità di lingue di destinazione, evitando errori terminologici che potrebbero rivelarsi pericolosi per la salute del consumatore.

Affidarsi ad agenzie di traduzione altamente specializzate è il modo migliore per assicurare il rispetto delle normative internazionali sull’utilizzo dei corretti registri linguistici e allo stesso tempo mantenere un elevato standard qualitativo in termini di efficacia della comunicazione commerciale.

L’esperienza di Intrawelt

Restando in tema di strategie commerciali, ci si affida a un’agenzia di traduzione come Intrawelt ha il vantaggio di poter usufruire del supporto offerto nella localizzazione dei prodotti alimentari. In alcuni casi, ad esempio, abbiamo gestito progetti di consulenza strategica per la scelta del nome dei prodotti da lanciare nei differenti mercati stranieri. Grazie al supporto dei linguisti madrelingua, infatti, siamo in grado di fornire informazioni strategiche sulle dinamiche sociali e culturali che influiscono nelle scelte d’acquisto delle popolazioni target e definire quindi la migliore strategia linguistica e comunicativa per la scelta del nome dei prodotti o la traduzione delle ricette.

I linguisti utilizzati da Intrawelt, infatti, oltre a essere professionisti madrelingua selezionati nel rispetto della normativa ISO 17100, sono esperti settoriali in grado di unire le competenze linguistiche a quelle del settore industriale di competenza.

Nel settore Food & Beverage gestiamo continuamente progetti di traduzione che spaziano dalla localizzazione dei siti web alla traduzione del packaging dei prodotti, passando per articoli di blog di settore e traduzioni tecniche delle etichette. In ogni caso, i nostri clienti sono affiancati da project manager specializzati, in grado di assicurare un servizio che possa garantire allo stesso tempo efficacia e alta qualità, nel rispetto dei tempi di consegna previsti.

È importante non sottovalutare l’importanza della comunicazione alimentare, per questo vi invitiamo a contattarci per avere un preventivo e maggiori dettagli sui nostri processi di traduzione professionale.
[/av_textblock]

Black friday: consigli di marketing last minute

Il Black Friday si avvicina, mancano poche ore al 23 novembre ed il settore retail è in fermento in tutto il mondo. A partire da Amazon e e-Bay fino ad arrivare a tutti gli store online e offline, questi giorni infuocati rappresentano la prova di forza delle strategie di marketing.

Intrawelt offre servizi per le aziende nel campo della traduzione e interpretariato con una delle specializzazioni dedicata al marketing e alle vendite, e ha scelto di non proporre particolari scontistiche in vista del Black Friday. Abbiamo scelto, invece, di svolgere il ruolo di spettatori attivi nella competizione analizzando trend di ricerca e altre informazioni utili da proporre a coloro i quali sono impegnati con le proprie strategie di massimizzazione dei ricavi.

La guerra dei numeri: Alibaba e Amazon a confronto

L’11 novembre si è svolto in Cina il Singles Day, una ricorrenza divenuta a tutti gli effetti il concorrente del Black Friday per il mercato asiatico. Per comprendere la portata dell’evento basti pensare che il principale concorrente di Amazon nel mondo, Alibaba, ha incassato nella sola giornata dell’11 novembre l’equivalente di 30,8 miliardi di dollari, con un incremento del 27% rispetto allo scorso anno: nelle casse della società sono entrati quasi 1,3 miliardi di dollari ogni ora.

Per fare un paragone, nel 2017 il Cyber Monday e il Black Friday, eventi sacri per l’e-Commerce americano, hanno prodotto in due un giro d’affari che sfiora i 14,49 miliardi di dollari: la metà della cifra registrata dalla sola Alibaba lo scorso 11 novembre.

Google Trend: il Black Friday si conferma fenomeno globale

I numeri ci dicono che il colosso cinese è in grado di superare di gran lunga Amazon in termini di incassi, ma volgendo lo sguardo al mercato globale il Black Friday si conferma il numero uno per fatturato globale. Insomma, da un lato c’è il monopolio di Alibaba nel mercato asiatico, dall’altro abbiamo un mercato sempre più distribuito su diversi protagonisti del retail online e non soltanto su Amazon.

Utilizzando la piattaforma Google Trend abbiamo analizzato l’andamento delle query di ricerca dei due eventi, provando a capire non tanto quali siano le parole più ricercate, quanto quelle esponenzialmente più in crescita a ridosso dei due eventi.

Singles Day: prendendo in esame l’evento dell’11 novembre e i due giorni che lo hanno preceduto, le ricerche principali hanno coinvolto il solo Alibaba per quanto riguarda gli acquisti online. Che si tratti di un fenomeno principalmente asiatico, tra l’altro, si può notare dalla composizione geografica delle ricerche.

single's day

Numero di query per Singles Day (Nazione e parole chiave esponenzialmente più in crescita, 9-11 novembre)

 

Black Friday: per quanto riguarda il Black Friday invece, i trend di Google ci dicono una cosa molto semplice. Si tratta di un fenomeno di portata globale e sempre più indipendente da Amazon. Analizzando le ricerche effettuate negli ultimi 7 giorni, infatti, la stragrande maggioranza delle query è collegata a differenti brand e relativi e-Commerce.

 

Black Friday

Numero di query per Black Friday (Nazione e parole chiave esponenzialmente più in crescita, ultimi 7 giorni)

 

Il profilo geografico delle ricerche, in questo caso, rende bene l’idea del coinvolgimento di tutto il mercato globale degli acquisti. Negli ultimi 7 giorni, dal Sudafrica alla Romania, dal Lesotho alla Grecia la popolazione mondiale è coinvolta nella corsa agli acquisti.

Queste informazioni speriamo possano servire da spunto, in queste ultime ore che mancano al Black Friday, per coinvolgere i target di riferimento o posizionarsi sui mercati nazionali più attivi.

 

L’importanza della comunicazione e della traduzione

Che si tratti di una campagna di advertising sui social network o di una campagna di mail marketing last minute, è importante utilizzare il giusto registro linguistico e le giuste parole chiave per attrarre visitatori sul proprio portale. I nostri servizi di traduzione nel marketing e nella comunicazione sono a disposizione durante tutta la giornata e abbiamo gli strumenti necessari per gestire le emergenze dell’ultimo momento. Siamo in grado di tradurre comunicati stampa, contenuti per e-mail, landing pages di siti web con la massima velocità e urgenza.

Grazie ai professionisti esperti di impaginazione grafica e Desktop Publishing possiamo gestire in emergenza ogni tipo di progettazione grafica richiesta.

Contattateci per un preventivo specificando i tempi di consegna e riceverete il tutto entro un’ora.

 

La “diretta” di Google Trend per il Black Friday e Cyber Monday

Qui di seguito potete seguire l’andamento delle query più in crescita dell’ultima ora suddivise geograficamente, sperando possa essere d’aiuto per le strategie di posizionamento e di vendita per il Black Friday e Cyber Monday.

Buon Black Friday a tutti!

intelligenza artificiale marketing

Artificial Intelligence Marketing: gli strumenti per l’innovazione d’impresa

Secondo uno studio condotto da Pwc su 2.500 consumatori americani più della metà di loro concorda sul fatto che l’intelligenza artificiale aiuterà a risolvere i problemi complessi che attanagliano le società moderne (63%) e migliorerà la qualità della vita delle persone (59%). Dall’altro lato, però, poco meno della metà degli intervistati è preoccupata delle ripercussioni occupazionali derivanti dall’introduzione di tecnologie intelligenti all’interno del sistema produttivo (46%).

Quando si parla di intelligenza artificiale spesso capita di adottare un punto di vista macroscopico, quasi sociologico, sulle trasformazioni sociali, economiche, sui progressi della scienza e sul futuro dell’industria e del lavoro. In questo articolo, invece, il concetto di Artificial Intelligence verrà declinato negli strumenti pratici ad oggi presenti sul mercato e con i quali le aziende devono iniziare a familiarizzare. Osserviamo ora più da vicino il rapporto tra intelligenza artificiale e marketing aziendale.

artificial intelligence marketing

 

La rivoluzione nel marketing

Nella molteplicità di settori nei quali l’intelligenza artificiale può trovare applicazione, il marketing è senza dubbio quello in cui la rivoluzione tecnologica ha raggiunto livelli molto alti di complessità. Sfruttando le potenzialità fornite dai Big Data e dalle soluzioni avanzate nell’analytics, le imprese AI oriented possono raggiungere sofisticati livelli di clusterizzazione del loro target.

Nel concreto, parlare di Artificial Intelligence Marketing significa fare i conti con sistemi complessi in grado di affinare la targhettizzazione dei potenziali lead, di anticipare bisogni e comportamenti dei consumatori e costruire relazioni commerciali di successo. Di seguito vogliamo offrire degli spunti sulle principali tecnologie AI in grado di portare reali vantaggi alle aziende.

 

Creare e generare contenuti

Sebbene le attuali tecnologie non siano in grado di produrre contenuti complessi come articoli scientifici o esprimere opinioni possono tuttavia creare contenuti efficaci per attrarre visitatori sui siti Web. Alcuni tra i più grandi colossi della stampa come Forbes e APTN utilizzano piattaforme intelligenti per la creazione di contenuti editoriali. CBS, New York Times, CNN stanno implementando sistemi di intelligenza artificiale e centinaia di contenuti del Washington Post sono creati tramite tecnologia Heliograph.

Piattaforme

Wordsmith, Articoolo, Quill

 

E-mail Marketing

Le aziende che utilizzano gli strumenti messi a disposizione dall’intelligenza artificiale nel campo dell’e-mail marketing riescono a creare contenuti personalizzati sulla base dei comportamenti degli utenti. I sistemi di machine learning possono analizzare migliaia di dati sui consumatori per determinare, ad esempio, l’orario migliore in cui inviare le e-mail, i contenuti che catturano maggiormente l’attenzione, la frequenza di invio raccomandata e l’oggetto della mail più performante.

Piattaforme

Persado, Phrasee

 

Ricerche vocali

Il sistema di ricerca delle informazioni online sta cambiando grazie all’introduzione delle tecnologie di ricerca vocale. I motori di ricerca hanno attualmente implementato sistemi di riconoscimento vocale sempre più sofisticati e gli utenti finali sono sempre più propensi ad utilizzare il sistema di vocal search al posto della tradizionale digitazione delle parole chiave. La differenza che intercorre tra la ricerca vocale e quella tramite tastiera influisce sulle diverse espressioni e parole chiave utilizzate, per questo motivo i responsabili marketing devono pensare i contenuti online in una chiave Seo totalmente diversa.

Piattaforme

Siri, Google Assistant, Cortana

 

Analisi predittive

Le analisi predittive sono l’insieme di tecniche statistiche basate su algoritmi in grado di analizzare dati strutturati e non e di identificare la probabilità di realizzazione di eventi futuri sulla base dei dati stessi. I modelli predittivi sono particolarmente importanti in ambito sanitario, nel momento in cui si possono prevedere eventuali manifestazioni di future patologie utilizzando analisi attuali, come in ambito marketing per studiare futuri trend e propensioni al consumo. Con gli strumenti di machine learning predittivi, i responsabili marketing possono prevedere con largo anticipo l’andamento di acquisizione di nuovi clienti e attuare così strategie di marketing proattive e non più reattive.

Piattaforme

Everstring, Infer, Radius
intelligenza artificial artificial intelligence

 

Le risorse umane ancora protagoniste

Trattando di marketing e di creazione di contenuti abbiamo finora omesso quella che è ancora oggi la componente fondamentale in grado di sfruttare al meglio le innovazioni tecnologiche: l’uomo.

Infatti, sebbene i sistemi di A.I. riescano a compiere azioni che l’essere umano non può imitare, allo stesso tempo il contributo delle risorse individuali è ancora centrale nel processo di comunicazione.
I sistemi di e-mail marketing, la scrittura di contenuti, le tecniche di indicizzazione SEO vedono ancora nelle parole e nella comunicazione l’elemento essenziale. Comunicare globalmente significa costruire una narrazione diversificata, posizionarsi sui motori di ricerca differenziando stili linguistici e parole chiave a seconda del target di riferimento e della sua provenienza.

In questo campo, l’intelligenza artificiale non ha raggiunto prestazioni eccellenti. I sistemi di machine translation senza una guida umana sono ancora troppo imprecisi per essere utilizzati nel campo della comunicazione professionale. Intrawelt sta sviluppando diversi progetti nel campo delle tecnologie della traduzione avanzata, ma ad oggi sono ancora i traduttori e i project manager il vero valore aggiunto che permette di erogare servizi linguistici e comunicativi di alta qualità nel settore del marketing come in quello della finanza, del farmaceutico e nella produzione industriale.

 

Contattaci al seguente form per chiedere informazioni sui nostri servizi.
Seguici su Facebook, LinkedIn, Twitter e Instagram

Vuoi restare aggiornato sui nostri contenuti editoriali? Iscriviti alla Newsletter di Intrawelt! 

fashion marketing

Fashion marketing e social network: ecco l’e-commerce del futuro

In un mercato veloce e imprevedibile come quello del lusso e della moda, i brand del settore sono coinvolti in una competizione pubblicitaria di altissimo livello. La corsa al posizionamento viene fatta nei confronti di un utilizzatore finale estremamente curioso e attento ai dettagli.

Secondo gli studi sul traffico Instagram, gli amanti della moda sono estremamente attivi sui social network: in media hanno il triplo dei follower (3,63 volte) rispetto agli utenti a cui non interessa la moda, seguono circa il doppio dei profili (2,23 volte), hanno molta più probabilità di commentare (12 volte). Inoltre, guardano più del doppio dei video (2,35 volte) rispetto all’utente medio e per più tempo.

L’inbound marketing, il primo passo per una comunicazione efficace

I social marketing manager hanno oggi obiettivi ben precisi: creare contenuti di qualità tramite blog e piattaforme web, progettare campagne di mail marketing mirate a un pubblico targettizzato, mantenere una brand image di qualità sui social e, last but not least, sfruttare i canali e-commerce.

Fare fashion marketing significa conoscere gli scenari della moda, gli stili di vita del nostro quotidiano, fare i conti con una continua evoluzione, una globalizzazione sempre più fervida, un consumatore iper-interattivo e una concorrenza spietata. Le aziende del settore devono sapersi muovere nel mercato globale, offrire una migliore qualità produttiva, dotarsi di un management esperto e competente, creare una identità aziendale di successo, garantire l’efficienza della rete distributiva e una mirare a un eccellente livello di customer satisfaction.

Se l’outbound marketing, almeno per il fashion & luxury, è stato chiuso in uno scatolone e gettato in soffitta, la nuova frontiera del global commerce sta scavalcando anche i tradizionali strumenti inbound.

Pinterest Social Commerce

Social Commerce e Social Instant Commerce, il punto di non ritorno nel fashion marketing

I social network sono ormai i luoghi di discussione più frequentati e influenti ed essere presenti con il proprio brand è un passaggio naturale; semmai, il punto è capire come farlo al meglio.
Il social commerce rappresenta una evoluzione antropologica nel processo di acquisto di un prodotto. Si tratta di un fenomeno non facilmente controllabile in base al quale la forza di un brand non è più soltanto legata alla capacità comunicativa e strategica dell’azienda ma influenzata dalle opinioni degli utenti sui social e piattaforme e-commerce.

Esistono piattaforme di Social Commerce, come ad esempio MeToken, ma in generale tutti i social network hanno implementato le funzioni per lo shopping. Facebook, Instagram e Pinterest soprattutto hanno inserito le “vetrine” per la vendita online. Qui ad esempio è possibile visionare la vetrina facebook di Intrawelt.

In questo processo, i brand devono preoccuparsi più di tendere l’orecchio al mercato, ascoltare e leggere le recensioni dei prodotti, curare la comunicazione con quelli che sono a tutti gli effetti dei consumatori-influencer. Nel social marketing, quindi, è il consumatore in carne e ossa a essere il canale comunicativo dell’azienda. Un processo che spinge i brand a proporre prodotti di qualità sempre maggiore con una attenzione estrema alla customer experience.

Una versione 3.0 di questo processo, nel settore fashion e luxury in particolare, è il Social instant commerce, ossia la possibilità di acquistare un prodotto in tempo reale in occasione di eventi speciali.

Questa modalità di acquisto è sempre più diffusa tra i brand della moda i quali, in occasione di sfilate ed eventi di promozione, attivano sui canali social la diffusione dell’evento e lo shopping online relativa ai prodotti presentati. Si tratta a tutti gli effetti di uno shopping just in time che dura il tempo dell’evento. In questo modo, ad esempio, i fan del brand possono acquistare gli abiti della sfilata in esclusiva ed indossarli mesi prima rispetto al lancio sul mercato.

Il ruolo strategico della comunicazione globale e della traduzione

Una comunicazione impeccabile, si diceva, che punti dritto al cuore (e alla pancia) del consumatore. Una comunicazione che colpisca nel profondo l’identità del cliente finale e che crei l’engagement necessario a creare un legame di fedeltà e “amore”.

Per questo la scelta di utilizzare un unico linguaggio comunicativo potrebbe rivelarsi poco efficace rispetto alla moltitudine culturale e linguistica dei mercati globali.

Affidarsi ad agenzie di traduzione professionali permette invece di proporre dei contenuti di qualità con una conoscenza specializzata dei registri linguistici più idonei e delle dinamiche culturali dei diversi mercati locali.

In Intrawelt collaboriamo con una moltitudine di clienti del settore fashion & luxury e assistiamo in prima persona ai benefici derivanti dalla localizzazione e traduzione del sito web, della piattaforma e-commerce o della campagna di lancio di un prodotto.

Siamo specializzati nella traduzione di cartellini e descrizioni prodotto, dei cataloghi delle collezioni S/S e F/W, traduciamo i testi per siti web e aree e-Commerce oltre che per comunicati stampa e materiali promozionali.

Abbiamo grafici esperti di DTP per offrire soluzioni grafiche di altissima qualità, considerando l’importanza che l’immagine ricopre nel settore e abbiamo un team di esperti informatici per la gestione dei CMS e piattaforme e-commerce.

Il fashion marketing rappresenta in questo momento un laboratorio, un esperimento di frontiera che presto coinvolgerà tutto il mercato dei beni e dei servizi. È una sfida sicuramente difficile da affrontare per gli attori del mercato ma allo stesso tempo epocale e per questo affascinante. Noi, in Intrawelt, non ci tiriamo certo indietro.

Seguite le pagine Facebook, LinkedIn, Twitter e Instagram per tenervi aggiornati sui nostri contributi o contattateci al seguente form per chiedere informazioni sui nostri servizi.

Comunicazione globale

Export multilingue, l’inglese non è sufficiente

Quante lingue deve parlare un’azienda? Questa è una domanda che in pochi fanno, considerando che la stragrande maggioranza delle aziende occidentali parla esclusivamente inglese come seconda lingua. Iniziamo con il dire che quella dell’inglese come lingua “madre della globalizzazione” è una convinzione oramai superata che sta producendo danni economici non indifferenti, a partire dal Regno Unito stesso.

Secondo The Guardian «le scarse conoscenze linguistiche e la convinzione che tutti parlano inglese, costano all’economia inglese circa 48 miliardi di sterline ogni anno, circa il 3,5% del PIL». Il caso britannico non è per noi interessante singolarmente ma rappresenta una specie di termometro mondiale.

Le lingue più parlate nel mondo (in milioni di persone) Fonte Statista 2018 – www.statista.com

Come si nota dal grafico, utilizzare la sola lingua inglese significa restare fuori da quei mercati in via di sviluppo composti da popolazioni identitarie come quella cinese, araba, russa o hindi.

Mentre l’economia insegue da decenni il sogno della globalizzazione, alcuni sociologi a partire da Zygmunt Bauman hanno provato e provano a mettere al centro dell’attenzione il tema dell’identità locale nella società globale. La glocalizzazione.

Luci e ombre dell’export italiano

Lasciando da parte per un momento le dinamiche globali ed entrando nella dimensione italiana, assistiamo ad un tessuto imprenditoriale ancora arretrato rispetto ai processi di internazionalizzazione linguistica. Secondo i dati di EF Corporate Solutions del 2017, le imprese italiane sono al 20mo posto nell’indice di conoscenza della lingua inglese. Nonostante una crescita rispetto al 2014 di quasi l’8%, restiamo ancora uno dei paesi con la più scarsa competenza linguistica.

Fonte EF Corporate Solutions

Allo stesso tempo, laddove si investe in internazionalizzazione diversificata con i paesi esteri, i risultati per il territorio italiano sono più che buoni. Un esempio è dato dal boom dei distretti industriali lombardi che continuano a crescere all’estero. In crescita sostenuta le esportazioni destinate ai nuovi mercati, in particolare quello cinese (dove l’export lombardo è cresciuto del 23,1%), russo (+15,5%), rumeno (+18,4%), turco (+11,2%), ceco (+5,6%), ungherese (+9%) e indiano (+9,7%).

Identità locale al centro del mercato globale

Ma cos’è la glocalizzazione? È una parola composta da due termini, globale e locale. In questo senso viene inteso come un processo consolidamento di una identità/prodotto/comunità locale all’interno della società globale. Think local, act global.

Nel contesto del quale si sta discutendo, si tratta di utilizzare gli strumenti di comunicazione del mercato globale differenziando il modo di vendere prodotti e servizi sulla base dell’identità linguistica e culturale dei mercati di riferimento. Prendendo ad esempio i distretti italiani lombardi di cui si accennava in precedenza, la loro capacità di penetrare in mercati così diversificati dipende anche dal loro saper parlare a quei mercati, conoscendone i valori, la lingua ed i bisogni.

In un precedente articolo abbiamo affrontato il tema degli hispanic speaker americani e di come questi ripongano maggiore fiducia in quelle aziende che comunicano in spagnolo, dimostrano di conoscere i loro usi e aderiscono ai loro valori.

Export multilingue e localizzazione

Svanito l’incantesimo dell’omologazione globale, oggi le aziende sono obbligate a mettere in piedi delle strategie di comunicazione che rispondano a sempre crescenti bisogni identitari delle comunità di destinazione. Una campagna di successo nel mercato arabo, ad esempio, deve tenere conto della specificità locale della popolazione, dei suoi valori e del senso di appartenenza attorno alla lingua.

In un contributo apparso qualche settimana fa per il magazine britannico Business Partner, abbiamo parlato dell’importanza nell’affidarsi ad agenzie di traduzione ed interpretariato come la nostra di Intrawelt. Tale importanza è ancor più strategica nei servizi di localizzazione che permettono di tradurre un sito internet o una campagna di destinazione nelle singole lingue locali, tenendo conto delle specificità culturali e linguistiche.

Attraverso la localizzazione e l’utilizzo di forme comunicative identitarie Intrawelt aiuta aziende private di ogni dimensione ed enti pubblici ad affacciarsi su nuovi mercati finora inesplorati a causa delle barriere linguistiche.

I nostri non sono semplici servizi di traduzione ma vere e proprie attività di copywriting portate avanti da professionisti madrelingua con conoscenze radicate negli usi, costumi e valori delle singole popolazioni.

Seguite la nostra pagina Facebook per tenervi aggiornati sui nostri contributi o contattateci al seguente form per chiedere informazioni sui nostri servizi.